Salve a tutti, chiedendo umilmente scusa per la prolungata assenza dovuta sostanzialmente ad impegni di studio e di lavoro, torneremo oggi ad affrontare i capi di imputazione teorici riguardanti l’Inter trattati nella Relazione Palazzi. È giunto il momento di soffermarci sulla telefonata del 17/01/2005 in cui è Facchetti a chiamare Bergamo e gli dice che gli lascerà, nella reception dell’hotel Michelangelo di Milano, due tessere (relativa alle gare dell’ Inter)ed una borsa. Su tale circostanza Bergamo, nell’audizione del 21 dicembre 20110, ha affermato di non ricordare della borsa e del suo contenuto, ma di non poterlo escludere, aggiungendo che “potrei ipotizzare che potesse essere il borsone con il materiale sportivo dello sponsor tecnico di cui la società faceva omaggio”; ha precisato che la dazione dei regali da parte di società di calcio “doveva essere comunicata all’AIA, per specificarne la natura” ed ha escluso “di aver ricevuto altri regali al di fuori di questa prassi consuetudinaria e della relativa procedura di comunicazione”. Ci troviamo quindi, con molta probabilità, di fronte al famoso regalo di cui Facchetti parlava al telefono, quello che quelli di Ju29ro ci tengono a far notare il fatto che mentre Facchetti gli diceva che gli doveva dare il regalo di Natale abbassava il tono della voce, quel regalo che già Bergamo aveva anticipato che sarebbe passato a prendere dopo le festività natalizie, quel regalo così importante, così costoso, che addirittura Bergamo ha aspettato più di 20 giorni per andarlo a ritirare. Tanto tuonò che alla fine piovve, si, l’Inter ha fatto il regalo di Natale a Bergamo. È sarebbe questo l’illecito? Ho già affrontato in altri articoli la spinosa questione dei regali di oggettistica prevista dalla circolare 7 che permetteva il regalo agli arbitri e ai dirigenti arbitrali di maglie e oggettistica delle squadre di calcio, ho già detto che il tutto non costituisce reato, non è costituito reato per Moggi regalare maglie a De Santis dopo la partita Lecce Juve, non vedo perché dovrebbe essere reato per Facchetti e Moratti. Il tutto, a voler essere pignoli, costituirebbe al più violazione dell’art. 1 CGS per via delle modalità non ufficiali con cui alla fine questo benedetto regalo di Natale è stato poi consegnato ma niente di più. Anche questa fa parte delle telefonate che sono state stralciate e non trasmesse alla giustizia sportiva perché non costituivano reato. Ovviamente non posso dire cosa sarebbe mai successo se anche queste telefonate fossero arrivate di fronte alla giustizia sportiva, è probabile che l’Inter avrebbe subito una penalizzazione, forse di qualche punto, è probabile che dopo la penalizzazione non avrebbe avuto lo scudetto a tavolino il quale sarebbe rimasto vacante o forse, al netto delle penalizzazioni, l’Inter sarebbe comunque risultata prima e gli avrebbero comunque assegnato lo scudetto, chissà, chi può dirlo. Ci sarebbe anche l’eventualità che lo scudetto poteva essere assegnato alla Roma, di solo due cose sono certo:
1) L’Inter non sarebbe mai finita in serie B.
Per essere retrocessi a tavolino bisogna violare più volte e in maniera grave l’art. 6 CGS e per il momento di violazioni dell’art. 6 non ne ho trovate. Oltretutto la Juve non è certo finita in serie B per aver regalato biglietti, maglie e gadget in modalità non ufficiali ma perché Moggi ha influito sensibilmente nella formazione delle griglie degli arbitri e nella scelta degli assistenti. Si veda a titolo di esempio https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=805375886278221&id=572120712937074
2) Non è certo dimostrando che anche gli altri commettono illeciti che risolvi la tua posizione.
Probabilmente, è una mia opinione personale, i signori di Ju29ro hanno ascoltato le oltre 170.000 telefonate nella speranza di trovarne qualcuna in cui Moggi dicesse frasi come “non voglio aiuti arbitrali ma voglio arbitraggi corretti” e probabilmente non trovandole si sono riversati sugli illeciti degli altri.
Di certo c’è che Moratti si è avvalso della prescrizione a mio parere giustamente anche perché, a prescindere dalle sorti dello scudetto dell’Inter, si sarebbe visto irrogare sicuramente una sanzione di carattere pecuniario che nessuno giustamente vuole pagare, il tutto perché ha ricevuto due telefonate e ha fatto il regalo di Natale non rispettando le modalità ufficiali. È proprio questo il rammarico principale dei signori di Ju29ro, che il tutto poi si è rivelato inutile perché coperto dalla prescrizione ignorando o meglio facendo finta di ignorare che il tutto è coperto più che altro non da prescrizione ma da morte dell’imputato, il che è diverso. A prescindere va comunque messo in chiaro che le telefonate di Moratti che sono solamente due oltre al regalo di Natale che poi viene consegnato a metà gennaio inoltrato, se potevano rientrare in qualche modo nel reato di “frode sportiva”, c’erano tutti i tempi tecnici per poter formulare nei suoi confronti un capo di imputazione essendo la “frode sportiva” un reato che si prescrive in sei anni a meno che non intervenga un episodio “interruttivo della prescrizione”, quale potrebbe essere ai sensi dell’art. 160 c.p. l’interrogatorio reso davanti al PM o al Giudice o la richiesta di rinvio a giudizio, in tal caso il reato di frode sportiva si prescrive in 7 anni e mezzo. C’erano insomma tutti i tempi tecnici per poter formulare una imputazione almeno nei confronti di Moratti se i suoi comportamenti fossero stati ritenuti comunque integranti il reato di “frode sportiva”, essendo state “scoperte”, queste telefonate, fra il 2009 e il 2010 ed essendo riguardanti la stagione 2004/05, il tutto non è successo, qualcosa vorrà pur dire. Ancora, se qualcuno si fosse ritenuto danneggiato dalla condotta di Moratti e Facchetti così come descritta nella Relazione Palazzi, avrebbe avuto 5 anni di tempo dal momento in cui la Relazione Palazzi è stata resa pubblica per poter avviare una azione di risarcimento danni nei confronti dell’Inter (si veda a riguardo la Sentenza della Cassazione n. 685 del 6/2/82), il tutto non è mai successo (contrariamente a ciò che sta adesso succedendo nei confronti della Juve verso la quale più persone hanno avviato un’azione civile per il risarcimento dei danni a seguito delle sentenze di calciopoli), anche questo qualcosa vorrà pur dire, buona giornata.
Andrea C. ha detto:
…sull’Inter solo fuffa…sulla Juve un mondo di illeciti….capita…
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Massimo Cudin ha detto:
E’ errato dire che per quanto concerne la giustizia sportiva,i reati che vengono indicati nella relazione Palazzi avevano tempi di prescrizione così lunghi da poter volendo intervenire…..la prescrizione sportiva all’epoca di calciopoli era di 2 anni,anzi,di 2 stagioni….quando vengono scoperte le telefonate da Penta,i termini di prescrizione erano ampiamente passati e sia l’inter che le altre squadre indicate nella relazione non avrebbero mai potuto subire nessun genere di penalizzazione…..per quanto riguarda il penale invece le telefonate sono state scoperte a meta’ processo d’appello e l’inter non ne era certamente imputata…….
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ruggierodistaso ha detto:
le telefonate sono state scoperte nel processo di primo grado, puoi chiedere a chi vuoi
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Massimo Cudin ha detto:
2010…..da quel che ricordo eravamo gia’ all’appello…..comunque nello sportivo l’inter non rischiava nulla,nemmeno una multa…..
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ruggierodistaso ha detto:
Ma sullo sportivo, no, non era già l’appello e comunque nel 2010 non erano ancora passati 6 anni dal 2005
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Massimo Cudin ha detto:
Sì,siamo ancora in primo grado…..l’appello ci sara’ l’anno successivo…..verso fine 2011 anno in cui uscì la relazione Palazzi….
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Massimo Cudin ha detto:
Comunque sullo sportivo all’epoca c’era due anni di prescrizione,anzi due stagioni sportive in riferimento al reato…..
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ruggierodistaso ha detto:
si, sullo sportivo nessun dubbio
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franctosc ha detto:
Bentornato.
In realtà tutto l’articolo si basa su un’ipotesi che tu presenti come una certezza assodata, e invece mi sembra abbastanza improbabile. Mi riferisco al fatto che la borsa che Facchetti lascia per Bergamo all’hotel di Milano di cui si parla in questa telefonata del 17 gennaio 2005 sia proprio quel regalino che Moratti (attenzione, Moratti non Facchetti) avrebbe voluto consegnare a Bergamo e che era stato preannunciato da Facchetti nella telefonata del 23 dicembre 2004. A me pare evidente che un regalino che Moratti doveva dare a Bergamo a Natale (e si intende, dare personalmente) non possa essere la stessa cosa di una borsa che Facchetti fa recapitare a Bergamo quasi un mese dopo.
Nell’audizione che tu citi Bergamo dice di aver ricevuto il regalino, anche se non si ricorda di che si trattava (ma se si fosse ricordato e si fosse trattato di oggetto di valore, tu dici che l’avrebbe detto?). Lo stesso Bergamo in audizione viene interrogato su entrambe le telefonate, ma non fa alcun collegamento fra esse. Dice di aver ricevuto il regalino di Moratti, mentre invece della borsa di Facchetti non si ricorda proprio e “ipotizza” che si trattasse del borsone dello sponsor tecnico.
Secondo me la borsa era probabilmente davvero quella dello sponsor tecnico, allegata da Facchetti ai biglietti che i designatori spesso chiedevano per le partite. Ma invece il regalino di Moratti era un’altra cosa; non dico che fosse una cosa di pregio (non possiamo assolutamente sapere cosa fosse), ma che era un’altra cosa rispetto a questa borsa.
Se fosse come dici tu, ossia che Bergamo non è mai andato a ritirare il regalo di Natale da Moratti, questo è rimasto nelle mani della dirigenza dell’Inter finchè, scocciato, Facchetti non gliel’ha lasciato in albergo, non avrebbe potuto lo stesso Facchetti darglielo andando a cena da lui a Livorno il 5 gennaio?
Questa è la mia sensazione. Tu ovviamente sei liberissimo invece di ipotizzare che fossero la stessa cosa. Presentare però questa tua ipotesi come una certezza acquisita mi sembra non del tutto corretto.
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ruggierodistaso ha detto:
non credo di averla presentata come una certezza acquisita ma come una cosa molto probabile, prova a leggere bene, ho scritto: ” Ci troviamo quindi, con molta probabilità, di fronte al famoso regalo di cui Facchetti parlava al telefono”, poi è ovvio che si può pensare tutto e il contrario di tutto ma ci vogliono le prove, è chiaro che anche se fosse stato un regalo costoso avrebbero fatto finta di non ricordarlo ma vedi, tu mi insegni che ci vogliono le prove e qui di prove non ce ne sono proprio
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franctosc ha detto:
Ok, secondo me non è molto probabile invece questa cosa che dici tu.
Ad ogni modo è chiaro che questa telefonata del 17 gennaio è insignificante, a parte il fatto che testimonia comunque che Facchetti e Bergamo si sentivano abbastanza spesso.
Cosa fosse il regalino di Moratti a Bergamo non lo sapremo mai. Diciamo che i carabinieri che ascoltavano questa telefonata a dicembre 2004 (perchè molto prima di Penta l’hanno ascoltata loro, non dimentichiamolo) avrebbero potuto avere la curiosità di scoprire cosa fosse. Quando Moggi distribuisce regali ad alcuni giornalisti fanno persino pedinamenti e appostamenti davanti a un ristorante romano. E’ sempre una questione di obiettivi investigativi, c’erano cose che interessavano e cose che interessavano meno.
Poi, sarà stato di sicuro un regalo di poco valore. Però diciamo che se sto indagando sui designatori, e ascolto la telefonata in cui un presidente di club vuole fargli un regalo, quantomeno la curiosità a me viene.
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ruggierodistaso ha detto:
Ci troviamo senza dubbio di fronte ad una lacuna investigativa ma vedi i “magnifici 7” alla fine 7 erano e quello hanno potuto fare, anche a me sarebbe piaciuto sentire le “svizzere”, purtroppo quello stratagemma lo hanno scoperto nella sua portata totale solo alla fine, io le mie supposizioni le faccio sulla base della relazione e non certo su altro, ad ogni modo trovo difficile che un regalo prezioso possa essere lasciato nella portineria di un albergo lasciando detto che verrà Bergamo a ritirarlo e non ci sono intercettazioni in cui Bergamo si vanti con Pairetto o con qualcun altro del regalo prezioso che gli abbia fatto Moratti
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franctosc ha detto:
Ah sì, certo, non hanno potuto per mancanza di uomini 😉
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Sorrentino S. ha detto:
Quindi il motivo per la quale bergamo e la Fazi cercano di incastrare Facchetti qual’è?
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ruggierodistaso ha detto:
Io non credo che cerchino di incastrare Facchetti
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ruggierodistaso ha detto:
Francesco, non dico che non hanno potuto per mancanza di uomini ma è un dato oggettivo che sia una indagine non a 360°, quello hanno fatto e sulla base di quello che ho io traggo le mie conclusioni poi ad inventare siamo bravi tutti
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Sorrentino S. ha detto:
Dalle intercettazioni che ci sono, cioè con l’insistenza di Bergamo nel telefonare al Facchetti, poi quell’altra intercettazione dove la Fazi istruisce Bergamo come comportarsicon Facchetti, non mi sembra casuale. La mia interpretazione vale quanto quella della colpevolezza dello stesso Facchetti che danno chi lo accusa .
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ruggierodistaso ha detto:
Io ne avrei una terza, ossia che Facchetti e Moratti erano sostanzialmente presi in giro e tenuti buoni perché serviva un appoggio a Bergamo per rimanere in lega, poi siamo sul campo delle mere ipotesi, qui bisogna ragionare sulla base di ciò che abbiamo
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Sorrentino S. ha detto:
Concordo.
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franctosc ha detto:
Ok, prendiamo atto del fatto che non è stata un’indagine a 360°. E che per te è normale che gli investigatori vedano delle cose e facciano finta di non vederne altre.
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ruggierodistaso ha detto:
No, non è normale ma io sulla base di ciò che ho ragiono, prendo atto del fatto che secondo te un regalo costoso che potesse avere altri fini ci sia stato anche se non sai quando
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Sorrentino S. ha detto:
Bisognava indagare chi li faceva le telefonate, o chi lè riceveva ???
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Luciano Paone ha detto:
Un processo nato dai titoloni della Gazzetta dello sport e sui copia ed incolla. Il più grande manager al mondo, lasciato al popolino in pasto, solo per far felice chi non vince e non vinceva mai. Non si sono mai visti passaggi di denaro, non si sono mai ascoltate queste schede svizzere, non vi è mai stato un reato certo o provato, nato tutto dalle parole e dai copia incolla. Purtroppo questa è la giustizia italiana sia sportiva che ordinaria, fa dell’aria fritta un reato e poi chi realmente ruba è libero di circolare.
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ruggierodistaso ha detto:
Non è come dici tu, il reato di frode sportiva è a consumazione anticipata quindi la soglia del reato è spostato in avanti, agli atti podromonici
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felixarpino ha detto:
Ma se tu non ascolti le schede svizzere puoi solo supporre che si concretizzi un accordo illecito, non avrai mai la prova. Quindi, sicuramente il reato è un reato di pericolo a tutela anticipata, ma la condotta fraudolenta ci deve essere! E ci sarebbe provata soltanto nel momento in cui hai la certezza – non il 99%… – ma la certezza che Moggi abbia contattato l’arbitro per condizionarlo e, quindi, mettere in pericolo la regolarità della partita. Ti questa certezza ce l’hai?
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ruggierodistaso ha detto:
No, infatti ho solo la certezza che Moggi alterava la genuina composizione delle griglie comportandosi da terzo designatore e mettendo in pericolo la terzietà e imparzialità del mondo arbitrale, sono discorsi che ho fatto milioni di volte e non mi sembra il caso di tornarci ancora. Per il momento intromissioni nelle griglie come quella dell’esempio che ho riportato in cui è Bergamo a chiamare Moggi per chiedergli chi vuoi come assistenti e lui risponde: ” voglio Ambrosini e Foschetti” e poi Bergamo gli dice: “no, ti mando Ricci e Gemignani” se non è zuppa è pan bagnato tanto Ricci è suo Gemignani anche e poi Ricci non può più esserci e allora gli manda Foschetti, scusami ma con Facchetti non le ho trovate. Per il momento ho trovato regali di biglietti, maglie, gadget e niente più, poca cosa che nei confronti di Moggi non hanno costituito reato e non vedo perché dovrebbe costituirlo nei confronti di Facchetti e Moratti. Poi è chiaro che a voler pensar male si fa presto, è chiaro che si potevano approfondire certe cose ma non le posso certo approfondire io, io mi baso solo su ciò che ho
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franctosc ha detto:
Non sostengo affatto che ci sia stato un regalo costoso diretto ad altri fini… sostengo che se sono un investigatore e sento parlarne vado a guardare e ad approfondire. Se non lo faccio è perché quel filone ho già deciso a prescindere che non mi interessa. Semplice.
Oggi possiamo riflettere solo su quello che abbiamo, ma abbiamo solo certe cose e non altre per una precisa scelta investigativa.
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ruggierodistaso ha detto:
e io rifletto su ciò che ho, poi che i “magnifici 7” non erano tanto magnifici lo sappiamo, si, potevano approfondire comunque ma non lo hanno fatto e quello che ho non mi sembra reato
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felixarpino ha detto:
Spendere 20 milioni per un’indagine per sapere che Moggi condizionava (come Meani) qualche griglia (non qualche partita, qualche griglia, che come ben sai per la giustizia sportiva è art. 1) e avere qualche sospetto su contatti Moggi-arbitri è vergognoso e fa ridere.
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ruggierodistaso ha detto:
no, per la giustizia sportiva condizionare le griglie è art. 6
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felixarpino ha detto:
No, l’art. 6 che si è preso Moggi è consistito nell’aver intrattenuto rapporti privilegiati, se non esclusivi, PROTRATTI NEL TEMPO con i vertici arbitrali. Per aver “grigliato” con Bergamo prima della partita con l’Udinese, Moggi si è preso un semplice art. 1. Che poi questo art.1 sia utile INSIEME AD ALTRI a portare al famoso art. 6 è un altro discorso. La griglia di per sé è un art. 1 e basta. Basti vedere anche il caso Meani che “impone” i guardalinee per Milan – Chievo.
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ruggierodistaso ha detto:
no Felix, rileggiti bene le sentenze sportive
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felixarpino ha detto:
Tu non hai manco capito quali sono i capi di incolpazione. Appena posso ti scrivo un articoletto così chiariamo questa cosa.
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ruggierodistaso ha detto:
Si, questo è un qualcosa di cui dobbiamo discutere bene perché mi sa che non ci stiamo capendo
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Sorrentino S. ha detto:
Evidentemente sull’inter non c’erano i motivi per indagare, perché non c’erano clamorosi errori a favore da parte degli arbitri. Semplicissimo. …. si poteva indagare pure Mazzone , visto che bergamo lo ha cercato. …
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felixarpino ha detto:
Eppure mi ricordo di una conversazione Collina – Pairetto che si chiedevano come mai Rodomonti non avesse estratto il rosso per il fallo di Toldo in un Inter – Juve finito 2-2. Stranamente non ci furono polemiche mediatiche, però… quelle ci sono solo quando a “rubbare” è la Juve. Ma davvero non l’hai ancora capito? :O
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Sorrentino S. ha detto:
Le intercettazioni su moggi sono dovute anche alle minchiate che lui raccontava nelle telefonate. Rispondi, si comportava ca copo si o no ??? Se ascolti delle intercettazioni che dice io a quello lo faccio fermare, cosa capisci ???? Si d’accordo scherzava…..ma scherzando é bollito nel suo brodo.
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felixarpino ha detto:
Certo. Infatti Moggi è praticamente stato condannato per le sue millanterie, la sua spavalderia e “l’apparenza di potere” che questi comportamenti generavano. Ma era soprattutto, appunto, “apparenza” (sentenza Casoria).
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Sorrentino S. ha detto:
Questo lo dici tu. Un arbitro che nel dubbio deve decidere pensa alla sua carriera. E se hai il dubbio che comanda quello non gli fIschia contro….. È lo abbiamo visto.
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felixarpino ha detto:
Rodomonti in Inter – Juve a cosa ha pensato quando poteva espellere Toldo?
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felixarpino ha detto:
E Paparesta in Reggina – Juventus aveva fischiato a favore della Juve, nel dubbio?
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Sorrentino S. ha detto:
per quanto riguarda reggina juve sappiamo come la prese moggi. Quella di rodomontI
fu chiacchierata per diversi altri motivi.
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Paolobxl ha detto:
secondo me Felix ha ragione,
Moggi era a capo di un associazione a delinquere
specializzata nella spacconeria (sentenze di primo secondo e di cassazione dixit)
intorno alla quale hanno costruito un castello accusatorio ,
con l’intento di dimostrare che tutte le cazzate dette da Moggi fosse puro vangelo
rileggendo la sentenza di cassazione i giudici si dannano l’anima nel descrivere il personaggio Moggi
già il fatto che dei giudici in una sentenza di cassazione
spendono non si sa quante parole altisonanti per descriverlo
é il preludio che quando verà scritto dopo se analizzato con profondità
di concreto molto molto poco
Rug ti invito a rileggerla togliendo il preludio del Moggi cattivo arrogante con potere di penetrazione etc etc etc
e ti renderai conto che tutto quello che segue vale quello che vale
ma il lettore tifoso accecato dal’odio
capisce solo il primo pezzo e le classiche :
sorteggio manipolato (anche se non c’é una sola prova
paparesta chiuso Nello spogliatoio (e si le chiavi le appendono sempre a un chiodino
vicino alla porta non si sa mai che al moggi venga la voglia
campionati falsati ma come resta ancora oggi un mistero
mi fermo qui
Signor Sorrentino che Moggi sia vittima delle sue spacconerie sono d’accordo
ma che tutto un reparto di carabinieri ci credano e facciano di tutto per comprovarle
anche facendo errori grossolani, mentendo e falsificando prove
fa molto piu’ imressione e paura
e reputo questo moooolto piu’ grave di qualsiasi cosa Moggi abbia potuto commettere
ma non son d’accordo che un arbitro nel dubbio favorisca la juve
se lo fa é completamente pazzo
perché sa bene che ad ogni errori pro juve verrebbe linciato dai media e da tutti gli juventini
infatti con tutte le richerche fatte qui e su il Calcio é uguale per tutti si é scoperto che
tutti gli arbitri con errori pro juve di carriera ne hanno fatta pochissima
anzi un errore pro juve equivaleva a una condanna a morte
e questo lo sapevano e lo sanno tutt’oggi tutti gli arbitri prima di ogni partita
con la juve
quindi la mia domanda é
tu arbitro conoscendo tutte le conseguenze di un eventuale errore pro juve nel dubbio fischi come?? pro o contro ??
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