Come sempre salve a tutti, in questi giorni sono successe tante cose di cui avevo promesso che ne avrei parlato, cerchiamo un po’ di ricapitolarle. Come noi ben sappiamo, Gazzoni ha intentato due azioni di carattere civile contro Juve e Fiorentina per i risarcimenti dei fatti di Calciopoli. Le azioni di Gazzoni trovano oltretutto maggior forza nelle sentenze di Cassazione che hanno comunque rinviato al giudice civile per la quantificazione del danno da reato di “frode sportiva” in “associazione per delinquere” di Moggi e consoci. Come giustamente rilevato da Gazzoni stesso qualche tempo fa, il reato può anche andare in prescrizione ma il danno no. È per questo motivo che alcuni protagonisti di Calciopoli come per esempio De Santis, hanno rinunciato alla prescrizione. Essi ci hanno rinunciato per cercare di essere assolti di fronte al giudice penale ed evitare così il risarcimento di fronte al giudice civile. Queste due azioni di carattere civile intentate da Gazzoni sono incardinate di fronte a due tribunali diversi. Di fronte al Tribunale di Roma, Gazzoni ha intentato la causa civile per i risarcimenti di carattere morale personale e, di fronte alla Corte di Napoli, ha intentato la richiesta a nome della Victoria 2000 srl, la società che a suo tempo era proprietaria del Bologna, per i danni materiali o patrimoniali a seguito della retrocessione del Bologna vittima di Calciopoli. A riguardo Paolo Ziliani ha scritto in un articolo su “Il fatto quotidiano” di sabato 15 ottobre, che la Victoria srl ha depositato a luglio in procura a Firenze una corposa denuncia contro i dirigenti viola, a oggi tutti indagati per falso in bilancio, per non aver accantonato nel bilancio chiuso nel 2015 delle somme che la Fiorentina potrebbe essere tenuta a pagare alle parti costituitesi “parti civili” in calciopoli. A dire il vero, sempre nel medesimo articolo, si legge che nel bilancio 2015 alla voce “Controversie legali e tributarie”, la società Fiorentina ha affrontato la questione rilevando l’esistenza di alcune persone giuridiche e fisiche che abbiano avviato in sede civile l’azione per il risarcimento dei danni ma considerandola comunque irrilevante perché la Fiorentina ha sempre, nonostante tre gradi di giudizio, ribadito la proprio innocenza e quindi è sicura di non pagare nessuno. Nel medesimo articolo Ziliani ha anche prospettato l’eventualità che una eventuale denuncia, sempre per “Falso in bilancio”, possa prima o poi colpire la Juventus rea anch’essa, secondo lui, di non aver mai accantonato somme per un eventuale risarcimento che la Cassazione ha stabilito che la Juve debba pagare per i danni patrimoniali e non patrimoniali. A voler affrontare tutto ciò in termini di diritto dovrei scrivere un articolo lunghissimo che non leggerebbe nessuno, oggi quindi mi limiterò ad affrontare la questione del risarcimento dei danni patrimoniali rinviando a successivi articoli le altre questioni. Cominciamo col dire che l’art. 185 del Codice penale (c.p.) sancisce che “Ogni reato obbliga alle restituzioni, a norma delle leggi civili.
Ogni reato, che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale, obbliga al risarcimento il colpevole e le persone che, a norma delle leggi civili, debbono rispondere per il fatto di lui”. Come potete notare, l’art. 185 c.p. non fa altro che rinviare alle norme del codice civile (c.c.) la regolamentazione delle restituzioni e del risarcimento del danno patrimoniale da reato. Il danno patrimoniale come conseguenza di un reato è regolato dall’art. 2043 c.c. il quale afferma che:” Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”. Allora, questa norma introduce la cosiddetta responsabilità extracontrattuale che sorge, sinteticamente, quando un soggetto subisce un danno dalla condotta di altri e tra di essi manca un rapporto di carattere contrattuale. Per capirci, se Tizio per contratto deve suonare nel locale di Caio e poi non ci va con notevoli perdite di incasso da parte di Caio, Caio subisce un danno da parte di Tizio di carattere contrattuale che è regolato da altri articoli che a noi per il momento non interessano. Se invece Tizio commette con una azione dolosa cioè volontaria (un reato per esempio) o colposa ossia involontaria perché per esempio non ha rispettato delle norme, siano esse scritte (è il caso per esempio dell’incidente stradale) o non scritte, un danno nei confronti di Caio, Tizio avrà nei confronti di Caio un dovere al risarcimento nascente da una responsabilità di carattere extracontrattuale. In genere il discorso è abbastanza semplice, se Tizio da fuoco all’autovettura di Caio, oltre a risponderne dal punto di vista penale ne risponde anche dal punto di vista civile appunto risarcendone il valore, nel caso di Calciopoli le cose diventano un po’ più complesse. Di che danno parliamo se il campionato 2004/05 nei primi due gradi di giudizio è stato considerato non alterato? Nella realtà dei fatti a questa domanda ho già risposto un mare di volte, chiedo scusa a chi mi segue da tempo ma dovrò ripetere per l’ennesima volta gli stessi concetti con la solenne promessa di non tornarci mai più. Il campionato non risulta alterato nel processo penale “al di la di ogni ragionevole dubbio”, che significa? Facciamo un esempio pratico, che poi è sempre lo stesso, prendiamo la partita Italia Corea arbitrata da Moreno, come si può dimostrare al di la di ogni ragionevole dubbio che quando Moreno ha espulso Totti per simulazione lo abbia fatto conscio del fatto che stesse sbagliando? È materialmente impossibile, bisognerebbe aprire la testa dell’arbitro in due e vedere dentro che c’è oppure ci vorrebbe una confessione o meglio ancora una intercettazione telefonica in cui l’arbitro si compiace del risultato raggiunto. Come abbiamo avuto già modo di rilevare, la Cassazione ha ritenuto censurabile oltre che contraddittoria l’affermazione che il campionato di calcio 2004/05 non risulti alterato e ha rinviato al giudice civile il pronunciamento a riguardo con la relativa liquidazione dei danni (Cass. Moggi pagg. 133 e 134). Quale sarà il metro di giudizio del giudice civile, sarà sempre quello del “al di la di ogni ragionevole dubbio”? Assolutamente no, il livello di prova scende decisamente in sede civile dove non esiste una accusa e una difesa ma due parti che sono sullo stesso livello di fronte al giudice per cui, nell’accertamento del legame tra la condotta dell’agente e l’evento (nesso causale), è possibile accedere ad una soglia meno elevata di probabilità rispetto a quella penale per cui la causalità civile obbedisce alla logica del “più probabile che non” (Cassazione Civile, sez. III, sentenza 16/10/2007 n° 21619), alla stessa maniera si è poi espressa la Cassazione Civile, SS.UU., sentenza 11/01/2008 n° 581 per cui, mentre nel processo penale vige la regola della prova “oltre il ragionevole dubbio”, nel processo civile vige la regola della preponderanza dell’evidenza, o del “più probabile che non”. Entrambe le sentenze da me citate le potete tranquillamente trovare su internet, andate pure a controllare. Per cui, se risulterà “più probabile che non”, sulla base delle prove che Gazzoni porterà di fronte al giudice civile, che il Bologna abbia subito dei torti arbitrali e ci siano state delle partite alterate, ci sarà il risarcimento del danno ex art. 2043 c.c. Sulla base di quali prove? Che prove si possono portare di fronte al giudice civile? Questo è un argomento più complesso che affronteremo in altri articoli. È sulla base dell’art. 2043 c.c., dicevo, che Gazzoni ha citato per esempio la Fiorentina ed è sempre sulla base dell’art. 2043 c.c. che si basa l’azione civile del Brescia contro Lazio, Fiorentina e Moggi in separato processo. E l’azione civile di Gazzoni contro la Juve? La Juve deve risarcire oppure no? Ne parleremo in altri articoli. Riguardo invece all’azione civile del Brescia, va comunque rilevato che (si veda a riguardo pagina 137 Sentenza Cass. Moggi) la Cassazione ha considerato inammissibile, per motivi procedurali riguardanti i tempi di notifica del decreto di citazione del responsabile civile Lazio (chi è il responsabile civile: è colui che risarcisce il danno al posto dell’imputato, se Tizio appena maggiorenne da fuoco alla autovettura del suo professore di matematica che gli ha messo un brutto voto, responsabile civile per il risarcimento del danno potrebbe costituirsi il padre in quanto Tizio non ha reddito, nel caso specifico la Lazio era responsabile civile di Lotito), il ricorso del Brescia contro la Lazio. Il tutto non dovrebbe rappresentare un problema perché, ai sensi dell’art. 88 Codice di procedura penale, secondo comma, primo periodo, “L’esclusione della parte civile o del responsabile civile non pregiudica l’esercizio in sede civile dell’azione per le restituzioni e il risarcimento del danno”. In più circostanze mi è stato fatto notare da alcuni attenti lettori juventini che sia il Brescia che il Bologna siano retrocesse anche, se non soprattutto, per demeriti propri e che in tutto ciò il pareggio combinato da De Santis nella partita Lecce Parma abbia avuto una incidenza casuale minima. In particolare il Brescia avendo perso in casa della Fiorentina per 3-0 e il Bologna perdendo poi lo spareggio con il Parma sarebbero comunque retrocesse a prescindere. Come si quantifica il danno in questi casi? In più circostanze, nelle varie sentenze Calciopoli è stato fatto cenno all’istituto del “danno da perdita di chance”, rinviando poi al giudice civile per la quantificazione (si vedano, a titolo di esempio, i punti 103.12, 105 e 105.1 della sentenza di Cassazione Moggi oltre che pag. 551 della sentenza Casoria). Che cos’è il danno da perdita di chance? È la mera perdita di possibilità del conseguimento di un risultato diverso da intendersi non come mancato conseguimento di un risultato soltanto possibile, bensì, come sacrificio della concreta ed effettiva possibilità di conseguirlo (Cass. Sez. III, 18/9/2008, n. 23846). Effettivamente se il giudice civile dovesse stabilire che ci siano state delle partite alterate, ricordo ancora che la sentenza di Cassazione Moggi ha affermato che sarà il giudice civile a stabilirlo (si vedano le pagine 133 e 134 della Sentenza di Cassazione Moggi) ritenendo censurabile la mancata prova di una alterazione di campionato (punto 104.6 Cass. Moggi), si potrà configurare un “danno da perdita di chance” intesa “non già nella perdita di un vantaggio economico, ma della mera possibilità di conseguirlo, secondo una valutazione da formularsi ex ante e da ricondursi, diacronicamente, al momento in cui il comportamento illecito ha inciso su tale possibilità in termini di conseguenza dannosa potenziale” (punto 105.1 Cass. Moggi). Che significa questo passo, innanzitutto cerchiamo di capire che significa questa parolaccia “valutazione ex ante”: significa che dobbiamo guardare alla condotta non con valutazione postuma (ex post) ma valutando al momento della condotta quali erano le intenzioni di chi ha posto in essere la condotta stessa. Farò un esempio scolastico per capirci meglio: Tizio esplode dei colpi di fucile contro Caio che si trova dietro un vetro ignorando che si tratti di un vetro antiproiettile, se facciamo una valutazione “ex ante” ci troviamo di fronte ad un tentato omicidio, se facciamo una valutazione ex post, ossia avendo tutti gli elementi della condotta di Tizio compreso quelli non conosciuti da Tizio al momento della sua condotta, ci troviamo di fronte ad un reato impossibile e quindi non punibile. Tornando a noi e traducendo dal giuridichese all’italiano il punto 105.1, se si riterrà che Moggi e consoci avevano intenzione di alterare le partite, a prescindere poi da come siano andate, ci troveremo di fronte ad un “danno da perdita di chance” quantificabile in termini economici. Visto e considerato che la Cassazione non ha fatto altro che rivalutare la sentenza Casoria riporto alcuni passi delle pagine 550 e 551:”Le macroscopiche richieste delle parti civili dovranno essere vagliate alla luce di quello che non è avvenuto in questo processo, il controllo a ritroso di tutti gli eventi del campionato, a partire dall’ultimo fino al primo. Solo addentrandosi nella concatenazione tra le varie partite, anche quelle, benvero numerose, e talune fondamentali, come ad esempio Fiorentina Milan e Fiorentina Brescia, che non compaiono tra i capi di imputazione, ma sono ripetutamente comparse nel processo […], si potrà ottenere il quadro del livello dell’incidenza dei fatti sulla perdita di chance, adotta dalle parti civili, aggiuntivamente al danno morale, a quantificare il quale parimenti dovrà concorrere una lettura ad ampio raggio, carente alla data della decisione, di tutte le intercettazioni telefoniche intercettate, al fine di una illuminata decisione sulla concreta misura della sofferenza morale di ciascuna delle parti civili”. Sarà quindi valutando tutte le intercettazioni che si potrà quantificare il “danno da perdita di chance”. A dire il vero già nel processo di primo grado l’effettivo danno subito da Bologna, Brescia e Atalanta è apparso di particolare tenuità, senza stare a riprendere le spiegazioni in termini matematici della professoressa Baccacece nel processo di primo grado (ho una maturità scientifica ma dopo il compito di matematica agli esami di maturità, 5 ore per risolvere un esercizio, dissi semplicemente “mai più”) mi limito a riprendere le osservazioni esposte in un commento ad un mio articolo precedente del caro amico juventino Francesco Toscano: “ quell’anno si arriva all’ultima giornata con questa situazione:
Parma 41
Bologna 41
Brescia 41
Siena 40
Fiorentina 39
Atalanta 35 (già retrocessa)
Bologna e Brescia sarebbero salve con retrocessione di Fiorentina e Siena.
Risultati ultima giornata:
Siena – Atalanta 2-1
Fiorentina – Brescia 3-0
Parma – Lecce 3-3
Bologna – Sampdoria 0-0
Il Brescia rimane fermo a quota 41 ed è a causa della sua sconfitta con la Fiorentina e della concomitante vittoria del Siena che viene scavalcato da entrambe le squadre. Il Bologna fa un punto e va a 42. In che modo incide dunque il risultato di Lecce – Parma all’interno di questo quadro, e tenendo fermo il risultato delle partite “regolari”?
Faccio i tre scenari:
1) se vince il Parma
Parma 44 Siena 43 Bologna 42 Fiorentina 42 Brescia 41 Atalanta 35
Brescia retrocesso come in effetti è stato, spareggio tra Bologna e Fiorentina
2) se vince il Lecce
Siena 43 Bologna 42 Fiorentina 42 Parma 41 Brescia 41 Atalanta 35
Retrocedono Brescia e Parma, nessuno spareggio
3) pareggio tra Lecce e Parma (come in effetti è stato)
Siena 43 Parma 42 Fiorentina 42 Bologna 42 Brescia 41 Atalanta 35
Fiorentina salva per la classifica avulsa, spareggio Bologna – Parma, Brescia retrocesso.
Come si vede, il Brescia retrocede in tutti e tre gli scenari, segno che il risultato di Lecce – Parma non ha inciso in alcun modo nella sua retrocessione, causata dalla sconfitta con la Fiorentina e la concomitante vittoria del Siena.
Diverso il discorso del Bologna, che sarebbe stato salvo in caso di vittoria del Lecce sul Parma, a scapito del Parma stesso. Negli altri due casi, il Bologna avrebbe comunque dovuto affrontare uno spareggio salvezza (e affrontarlo, sia chiaro, soprattutto a causa della sua mancata vittoria contro la Samp, perché ovviamente se il Bologna avesse vinto all’ultima giornata sarebbe andato a quota 44 al riparo da qualsiasi rischio). In caso di vittoria del Parma sul Lecce lo spareggio sarebbe stato con la Fiorentina, in caso di pareggio sarebbe stato come in effetti è stato con il Parma”. Come possiamo vedere quindi, il Brescia retrocede più che altro perché perde in casa della Fiorentina e il Bologna va allo spareggio perché non batte in casa la Sampdoria. A mio parere (permettetemi di esprimerne uno una volta tanto senza limitarmi a spiegare le sentenze) più che di danno da perdita di chance dobbiamo parlare di una serie di concause in cui hanno contribuito anche i soggetti danneggiati dalle condotte illecite. Queste situazioni sono state fatte ricadere dalla giurisprudenza nell’art. 1227 del codice civile il quale recita testualmente al primo comma: “Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l’entità delle conseguenze che ne sono derivate”. Questo articolo, regola il concorso del creditore nella responsabilità contrattuale ma è stato applicato dalla giurisprudenza anche nella responsabilità extracontrattuale ( che può essere da reato come da tante altre situazioni) per cui, in caso di concorso del creditore (per esempio il Bologna che ha pareggiato anziché vincere contro la Sampdoria) al verificarsi del danno (la retrocessione), è prevista la diminuzione del risarcimento a lui dovuto, proporzionalmente alla gravità della colpa di questi ed all’entità delle sue conseguenze operandosi così una compensazione parziale in sede di liquidazione del danno (Cass. 24/2/84, n. 1344). È un po’ quello che anche succede negli incidenti stradali (anch’essi produttivi di risarcimento di danno da illecito extracontrattuale) quando c’è il concorso di colpa ma nel caso da noi analizzato, ovviamente, nessun risarcimento verrà dato a Moggi e consoci. Ovviamente decidere se il Bologna o il Brescia abbiano subito un danno da perdita di chance parziale o totale o invece abbiano contribuito anche loro alla loro retrocessione, spetterà ai giudici e non certo a me con tutto ciò che ne consegue. È ovvio che se i giudici stabiliranno che il Bologna e il Brescia abbiano subito un danno da perdita di tutte le chance di salvarsi, il danno che è formato da due voci, danno emergente e lucro cessante, sarà pari alle perdite dovute alla retrocessione (danno emergente) più il mancato guadagno della disputa di un campionato di serie A (lucro cessante), se invece il giudice stabilirà che Bologna e Brescia abbiano subito un danno da perdita parziale di chance il risarcimento sarà inferiore, se invece il giudice stabilirà che la loro retrocessione sia anche dovuta a loro responsabilità indipendenti da Moggi, il risarcimento sarà ancora minore e ovviamente sarà pari a zero se i giudici stabiliranno che non ci sono partite alterate, neanche Lecce Parma, difficile ma non impossibile. Ricordiamo a riguardo che, quando il reato si prescrive, il giudice civile deve rivalutare tutto di nuovo per poter quantificare il danno (Cass. Civ., Sez. Unite, n. 1768 del 26 gennaio 2011) e potrebbe quindi anche stabilire che non ci sia stata nessuna partita alterata ma, dato che quella partita è stata considerata alterata “al di la di ogni ragionevole dubbio” in sede penale (francamente non trovo riscontro nelle motivazioni delle sentenze di questa mia affermazione ma così dicono tutti e soprattutto lo dicono le intercettazioni in cui Mazzini se la ride con De Santis), ritengo difficile se non impossibile, che in sede civile il giudice, impazzendo, dica che quella partita sia improbabile che sia stata alterata quindi, non fosse altro che per Lecce Parma, Brescia e Bologna qualcosa la dovrebbero avere. Oltretutto De Santis ha rinunciato alla prescrizione e quindi dovrebbe far stato la sua condanna in sede penale per quella partita. Ma il risarcimento a quanto ammonterà e a titolo di cosa? danno da perdita totale o parziale di chance o concorso anche loro nell’evento retrocessione? Lascio volentieri ai giudici stabilirlo. Conclusa questa breve disamina sulla responsabilità civile a seguito di reato ed in particolare a seguito dei reati comunque accertati dalle varie sentenze Calciopoli in cui mi sono volutamente risparmiato dal cercare di prevedere in quanto potrà poi effettivamente consistere in termini economici il risarcimento, lascio volentieri ai giudici stabilirlo, possiamo quindi affrontare un’altra voce del risarcimento richiesto da Gazzoni sia alla Fiorentina che alla Juve, i danni morali. Che sono i danni morali? Ne parleremo nel prossimo articolo, per ora può bastare, spero di essere stato sufficientemente chiaro.
LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI DI GAZZONI EX ART. 2043 C.C.
28 venerdì Ott 2016
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Carlo Francesca (@CarloFrancesca) ha detto:
Interessante esposizione. Ma da quel che ho capito, sia dal processo sportivo che pelale, la Juve non avrebbe tratto nessun vantaggio sportivo ne arrecato danni al Bologna o altre squadre. Credo che non verrà chiamata a risarcire come società, ma solo Moggi. Diversa la posizione della Fiorentina che ha tratto chiaramente vantaggio sportivo (salvezza) a danno del Bologna e Brescia (retrocesse all’ultima giornata con l’incastro di una serie di risultati l’uno legato all’altro).
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ruggierodistaso ha detto:
ne parleremo
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franctosc ha detto:
Allora nel vecchio commento che Rug ha riportato nel testo dell’articolo mostravo in che modo il risultato di Lecce – Parma incide sulla lotta salvezza. Questo dimostra in modo inconfutabile che la retrocessione del Brescia non dipende in alcun modo da quello che succede in Lecce – Parma, e dunque qualsiasi cosa sia accaduta in Lecce – Parma il Brescia non ne ha avuto alcun danno nè per parlare in giuridichese perdita di chance. Per cui sarebbe demenziale che gli venisse riconosciuto un risarcimento, se esiste una logica in questo mondo… ma ammetto di non essere un giurista e mi fermo qui.
La situazione del Bologna è più complessa, perchè in effetti il destino della squadra di Gazzoni è dipeso da tanti fattori, e anche dal risultato di Lecce – Parma. Allora proseguo il ragionamento fatto in passato. Già retrocessa l’Atalanta, il penultimo posto va al Brescia che perde contro la Fiorentina in una partita non truccata. Rimane il terzultimo per la retrocessione. Ci sarebbe il Siena, il Siena però vince con l’Atalanta già retrocessa in una partita non truccata. Quindi insieme alla Fiorentina presunta “favorita” dal sistema e insieme al Bologna presunta “vittima” del sistema rimane in ballo soltanto il Parma.
Fiorentina e Bologna sulla base dei rispettivi risultati in partite non truccate si attestano a quota 42, il Parma parte da quota 41 prima di affrontare il Lecce. Ora, è evidente che Fiorentina e Bologna hanno entrambe lo stesso interesse, ossia che la partita Lecce – Parma non sia vinta dal Parma, che in caso di vittoria le scavalcherebbe entrambe. Quindi se De Santis voleva truccare la partita per favorire la Fiorentina, doveva far vincere il Lecce; la cosa avrebbe aiutato la Fiorentina ma anche il Bologna perché avevano lo stesso obiettivo di non essere scavalcate dal Parma. Quindi anche il risarcimento al Bologna sarebbe paradossale, perché in realtà, ammesso che ci siano state delle mosse del “sistema” per interferire sulla lotta per la salvezza, mosse che non possono che consistere nell’impedire la vittoria al Parma, queste mosse “fraudolente” avrebbero aiutato la Fiorentina e allo stesso modo anche il Bologna.
Però in realtà in Lecce – Parma non c’è una vittoria del Lecce, ma un pareggio. Questo complica le cose, perchè le squadre vanno tutte e tre a 42, si fa la classifica avulsa, la Fiorentina è salva, e fanno lo spareggio Bologna e Parma.
Il Bologna è una vittima soltanto se noi dimostriamo che De Santis ha impedito al Lecce di battere il Parma; ma se De Santis avesse fatto questo, avrebbe tradito la sua stessa “missione”, impedendo quella che era anche la soluzione più facile per la salvezza della Fiorentina. Spero sia chiaro, perciò, che anche un risarcimento a favore del Bologna sarebbe paradossale. Però a quanto ho capito il diritto e la logica non sempre coincidono.
Due cose come chiosa:
– Ovviamente l’ipotesi più semplice e ovvia è che non ci sia stata nessuna frode in Lecce – Parma… al massimo ci sono delle persone che dopo al telefono si vantano di risultati che però non sono merito loro.
– Ovviamente se il Bologna avesse vinto la sua partita nessuna discussione, si sarebbe salvato automaticamente. All’ultima giornata la Fiorentina vince la sua partita, il Bologna no. Spesso le cose sono semplici, più di quanto sembrano.
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ruggierodistaso ha detto:
Spesso le cose sono ancora più semplici, nel momento in cui una partita cruciale per la salvezza viene alterata, le altre squadre in lotta per la salvezza subiscono un danno che va comunque quantificato e risarcito
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franctosc ha detto:
Appunto, va quantificato. Il mio ragionamento dimostra che la quantificazione è semplicemente 0 per il Brescia, qualcosa di molto vicino allo 0 per il Bologna. Ovviamente con riferimento alla frode di Lecce – Parma. Ma qui non stiamo parlando solo di Lecce – Parma, credo; altrimenti non capisco cosa c’entri anche il risarcimento della Juve.
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ruggierodistaso ha detto:
Questo dipende dalle partite che porteranno le parti, nel processo civile le risposte che da il giudice dipendono dalle richieste che gli fanno le parti, il giudice civile non ha nessun potere istruttorio nella ricerca di prove in maniera autonoma (in teoria ce l’ha ma non lo usa mai), ti ricordo ciò che è scritto a pag. 551 della sentenza Casoria e che ho fedelmente riportato nell’articolo. Oltretutto anche una partita come Bologna Juve potrà essere rivalutata e rivalutata diversamente.
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franctosc ha detto:
Come dicevo io, ovviamente il mio discorso è collegato alla “frode” di Lecce – Parma. Però, se il giudice civile rivaluta da capo le varie partite e decide se c’è frode o no (anche quelle in cui ci sono state assoluzioni), la sua è una valutazione indipendente allora dall’esito del processo penale? E allora non è sicuro nemmeno che i risarcimenti ci saranno, credo. E allora il discorso del falso in bilancio non torna più, sbaglio?
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ruggierodistaso ha detto:
Il discorso del falso in bilancio non c’è mai stato, statti tranquillo, rilassato e sereno
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felixarpino ha detto:
@francrosc Stando ai risultati delle partite non truccate, il Brescia si fa scavalcare dalla Fiorentina, dal Siena e dal Bologna e rimane penultimo a quota 41. Se il Parma avesse perso sarebbero retrocesse Atalanta, Brescia e Parma. Se il Parma pareggia retrocedono direttamente Atalanta e Brescia e una tra Bologna e Parma. Se il Parma vince retrocedono Atalanta, Brescia e una tra Fiorentina e Bologna. In ogni caso il Brescia retrocede. Quindi almeno per quanto riguarda l’ultima giornata non ci sono perdite di chance (però resta in ballo la frode A6 Chievo – Fiorentina, ma con l’arbitro Dondarini assolto, quindi direi cosa non rilevante dato che non è stata dimostrata la malafede dell’arbitro). Per il Bologna il discorso è analogo perché se il Parma perde, il Bologna si salva, altrimenti il Bologna rischia. Quindi il Bologna aveva gli stessi interessi della Fiorentina… in poche parole l’unica danneggiata dalla frode è il Parma, che pareggiando o perdendo a Lecce rischiava la B (ma è poi l’unica che si è salvata). Curioso.
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franctosc ha detto:
Proprio così Felix. Facciamoci una domanda: se davvero De Santis vuole aiutare la Fiorentina, cosa deve fare? Semplice, fare perdere il Parma. Così il Parma è la terzultima e tanti saluti. In questo senso, De Santis avrebbe fatto un favore non solo alla Fiorentina ma anche al Bologna. Però il Parma non perde. Perché? La frode non riesce? Non c’è nessuna frode dell’arbitro? C’è una contro-frode dei giocatori del Lecce per lasciare il punticino al Parma (vedi testimonianza Zeman)? Non lo sappiamo.
Il pareggio di Lecce – Parma è un risultato rischioso ai fini del progetto di salvare la Fiorentina; è vero che la Fiorentina è in vantaggio negli scontri diretti rispetto a Bologna e Parma, quindi in effetti lo spareggio lo evita, ma le partite si giocavano tutte in contemporanea, e poteva anche succedere che il Bologna segnasse all’ultimo minuto il gol della vittoria sulla Samp, salvandosi e condannando la Fiorentina allo spareggio con il Parma. L’unico risultato con cui certamente la Fiorentina si poteva salvare (previa ovviamente la vittoria della sua partita) era la sconfitta del Parma.
Il problema è che qui noi abbiamo una presunta frode di De Santis, ma nessuno ci ha nemmeno spiegato chi e che cosa avrebbe favorito. Secondo me questi calcoli che stiamo facendo noi nessuno se li è mai fatti, nè investigatori nè pm.
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bjh ha detto:
La storia del falso in bilancio è stata riportata da più fonti e m’è sembrata una valvola di sfogo per i nostalgici del clima del 2006. Domanda. Cosa dovevano mettere a bilancio? 1 euro? 115 milioni? La cifra di Gazzoni mi pare per altro molto gonfiata rispetto all’eventuale danno effettivo ma ci sta che la si spari grossa sperando di prenderne un terzo.
Non ho poi ben capito l’ex ante nel civile. Nel penale l’esempio del vetro antiproiettile è chiaro ma nel civile? io brucio l’auto a Rug non sapendo che l’ha venduta due giorni fa a Francesco. Ex ante devo pagare i danni a rug ???? Se il Bologna non dimostra un danno effettivo,ossia punti persi reali, che danno gli si paga? che chance perdi se di fatto potevi tranquillamente salvarti con le tue forze? se la Fiorentina avesse perso la sua partita era finita eppure la macchina da guerra in grado di governare il campionato ha mandato il famoso n°1 ad arbitrare. I manovalanti dell’associazione erano tutti preclusi per tale partita? Lecce parma è anche nella singolare situazione in cui si dice che era taroccata per non far vincere il parma ma con Zeman che i tribunale dichiara
“Io penso che in tutte le partite si parla in campo. Io continuo a dire che il Lecce in quel momento era salvo e Parma si doveva salvare. Quindi è normale secondo me. Non ho prove, non ho niente, qualcuno di Parma ha pregato i miei giocatori di desistere”
Vuoi vedere che Gazzoni ha sbagliato indirizzo per la richiesta danni?
Il salvataggio della fiorentina era smascherato con l’audio dell’incontro di Villa Massa. Guarda caso l’audio non c’è ma ormai è acqua passata per la giustizia.
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ruggierodistaso ha detto:
L’ex ante nel civile è che bisogna valutare la condotta al momento in cui è stata posta in essere secondo le informazioni che avevano in mano coloro che l’hanno posta in essere.
Per quanto riguarda il falso in bilancio ne parleremo ma già da adesso ti anticipo che non c’è (almeno secondo me). La perdita di chance o comunque il concorso di cause comunque c’è nel momento in cui una partita viene alterata, il tutto a prescindere dal fatto che il Bologna o il Brescia ce la potevano fare lo stesso a salvarsi da sole, sarebbe come dire che anche se l’arbitro è corrotto e rema contro per tutta la partita e a favore degli altri, questi comunque non riescono a vincere, lo stesso c’è un danno anche se minimo.
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bjh ha detto:
Si Rug l’ex ante l’ho inteso come lo descrivi nel caso indicato ed è per quello che non lo capisco. Al momento in cui io ti brucio la macchina sono convinto che sia tua. Nel penale non cambia per la condanna ma nel civile io a te non faccio danni. quindi si valuta ex post per forza giusto?
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Malati di calcio (@Malatidicalcio3) ha detto:
non penso sia un’eresia ribadire che non sarebbero bastati 100 anni per far luce su calciopoli 🙂 un saluto a tutti ragazzi
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felixarpino ha detto:
In realtà ci sono tantissime combinazioni che permetterebbero alla Fiorentina di salvarsi. Ho provato ad analizzarle. Per ora parlo di salvezza diretta, senza rischiare di disputare lo spareggio. A proposito è da notare che, dato che l’unica condizione necessaria per salvare la Fiorentina è la vittoria contro il Brescia e da qui non si scappa, la Fiorentina per salvarsi deve sicuramente raggiungere quota 42 punti. E sarebbe stato possibile che si trovasse a 42 punti insieme a: Chievo (se avesse perso con la Roma), Bologna (pareggiando con la Samp), Parma (pareggiando con il Lecce). Andando a vedere la classifica avulsa, la Fiorentina è in netto vantaggio, avendo totalizzato 6 punti contro il Chievo, 4 contro il Bologna e 4 contro il Parma. È in vantaggio con tutte, quindi l’unica cosa da evitare è che insieme alla Fiorentina, a quota 42, ci sia soltanto una squadra. Bisogna che ce ne siano 3 o 4 (che è anche il massimo teorico).
La Fiorentina si salva direttamente se batte il Brescia e se, contemporaneamente, si verifica almeno una di queste condizioni (ne basta una):
– sconfitta o pareggio del Siena
– sconfitta del Parma
– sconfitta del Bologna
– sconfitta del Chievo e pareggio del Parma
– sconfitta del Chievo e pareggio del Bologna
– pareggio del Parma e pareggio del Bologna
– (ovviamente anche la combinazione delle ultime tre)
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franctosc ha detto:
Certo, Felix, ci sono tante possibili combinazioni. La Fiorentina doveva assolutamente battere il Brescia; una volta ottenuto questo risultato, doveva sperare di trovarsi a pari merito con almeno altre due squadre, per evitare lo spareggio essendo in vantaggio nella classifica avulsa. Io però ho evitato le combinazioni relative ai risultati di Bologna, Chievo, Siena perchè le loro partite sono regolari, e l’unica cosa che ci interessa è il modo in cui viene eventualmente alterata Lecce – Parma. Come dicevo prima le partite si giocavano tutte in contemporanea, quindi non era possibile fare calcoli a tavolino su quale quadro si sarebbe verificato alla fine delle stesse. Per cui un eventuale complottista deve semplicemente favorire il risultato più utile stante la situazione prima dei novanta minuti finali di tutte le partite. Altrimenti, ti immagini un De Santis che arbitra con la radiolina per andare a vedere se per caso il Siena è in vantaggio, che fa il Bologna, per potersi regolare su come alterare Lecce – Parma? E’ una follia ovviamente.
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ruggierodistaso ha detto:
BJH non ti perdere in pipponi mentali, in questo caso la valutazione è ex ante, non è che le squadre sono state cedute dal momento in cui è stata ideata la condotta al momento in cui la condotta è stata eseguita
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felixarpino ha detto:
Sì, quello che mi chiedo è perché non si sia intervenuti sulla partita del Bologna (la Samp si stava giocando l’accesso alla UCL), o su Roma – Chievo, ad esempio… è strano.
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franctosc ha detto:
Ma in realtà non sappiamo su cosa si è intervenuti e su cosa no. Semplicemente conosciamo il caso Lecce – Parma perchè De Santis era intercettato e gli altri arbitri invece no. Esatto, poi se si voleva proprio fare del male al Bologna si poteva favorire la Samp, che aveva pure un obiettivo concreto per cui giocare, a differenza per esempio del Lecce. Invece a leggere le cronache alla Samp sarebbe pure stato negato un rigore netto. Cito Repubblica: “Al 30′ Paparesta (ehehe) ignora un netto fallo da rigore di Nervo ai danni di Tonetto, una grave svista che dà coraggio al Bologna”.
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paolobxl ha detto:
Ho letto l articolo questa Volta molto piu facile Da leggere
E i vostri comments
E mi e’ venuto un mal Di capoccia con tutte quelle varianti
Possibili
Certo Ché se effettvamente Moggi e’ colpevole Di aver aiutato La Fiorentina a discapito del Bologna
E’ un genio con poteri paranormali
Ma La domanda Ché mi si Pone e’
Ma Ché pro farlo ??
Cosa ci guadagna ??
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Malati di calcio (@Malatidicalcio3) ha detto:
o magari, semplicemente, in quegli anni erano permessi giochi di potere inauditi, era un porcile, e la colpa era di chi permetteva (e permette) tutto ciò
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Malati di calcio (@Malatidicalcio3) ha detto:
facendo una chiacchiera da bar, sarebbe stata la prova della sua forza e della sua potenza, se non sbaglio si legge in un’intercettazione che un dirigente della Fiorentina dice a Moggi “ti devo un favore” o sbaglio?
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peppe ha detto:
Oltre a scivere cazzate su Farsopoli sai fare altro nella vita? Se dovessimo mettere sotto accusa ogni campionato dal 1880 ad oggi per te sarebbero tutte invischiate, ogni risultato taroccato, e la bellezza del calcio con errori arbitrali, fuorigioco e goal non visti sarebbero scempi da dover pensar male. Capisco perchè il calcio Italiano si è ridotto dal gioco più bello al mondo degli anni 70/80/90 dove primeggiavamo in italia in europa e nel mondo, ad un paradosso architettato per rifar vincere qualcuno che da 20 anni non alzava altro che la coppetta del nonno. Sei patetico non vi crede più nessuno inclusi i giudici che si sono scansati dalla decisione mandando tutto a tarallucci e vino. Le uniche che hanno veramente pagato sono la Juventus e la Reggina Calcio. Le altre erano sul carro bestiame degli onesti. Poi sappiamo invece di un’altra verità con Palazzi che attende dall’agosto 2011.
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ruggierodistaso ha detto:
Per quel che mi riguarda di cazzate a profusione ne avete sparate voi da dieci anni a questa parte, tutto il resto del tuo commento non merita neanche risposte
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Mark della Nord ha detto:
@Ruggiero
È vero che il soggetto non meritava risposte però, di fronte a simili amenità (eufemismo), non ho saputo resistere.
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Mark della Nord ha detto:
@peppe
La “verità” che con Palazzi “attende dall’agosto 2011” (di essere rivelata, presumo) semplicemente non è la verità, non essendo sopravvissuta ad alcun dibattimento (a differenza di altre verità, per le quali esistono sentenze passate in giudicato).
È soltanto il parere (capisci questa parola? Sì? OK, ci siamo) di qualcuno, e di quelli che vogliono credervi; parere che, essendo per sua stessa natura opinabile, vale quanto il mio, il tuo o quello di chiunque altro.
Circa la teoria del complotto ovvero, come la chiami, del “paradosso architettato”, di cui tu (e tutti quelli il cui cervello ha subito la riprogrammazione attraverso l’upgrade fornito dalla propaganda mediatica partigiana, liberamente scaricabile in rete) sembri persuaso, continua pure a credervi.
La verità (accertata e acclarata) resta, ed è, soltanto quella che decine di giudici hanno messo nero su bianco.
È sicuramente scomoda, per te e per molti, ma è l’unica.
Non ne esistono altre.
Fattene una ragione.
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ruggierodistaso ha detto:
Ma guarda, solo il leggere “Oltre a scivere cazzate su Farsopoli sai fare altro nella vita? ” (l’ho copiato e incollato così com’è) non merita risposte, magari non avessi un cazzo da fare, sono così impegnato in questo periodo che non ho neanche il tempo per scrivere l’articolo sui danni morali. Qui fino a prova contraria la causa per i danni di calciopoli l’hanno fatta a Moggi e alla Juve non certo all’Inter e se la relazione Palazzi avesse mai avuto un minimo di valore probatorio di danno e di reato, come dicono loro, qualcuno una causa civile contro l’Inter la poteva pure fare, il reato andrà anche in prescrizione, l’illecito sportivo pure ma il danno civile no, incomincia a prescriversi dal momento in cui viene scoperto, significa che fino a agosto del 2016 (il tempo per poter fare una causa di risarcimento danni a seguito di illecito extracontrattuale in sede civile si prescrive in 5 anni dal momento della sua scoperta) qualcuno la causa contro l’Inter la poteva pure fare ma nessuno l’ha mai fatta a parte la Juve che vorrebbe togliergli lo scudetto 2005/06 ma è stata sfanculata da tutti
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Malati di calcio (@Malatidicalcio3) ha detto:
sei convinto che abbia capito? Io ne dubito ahahha
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Malati di calcio (@Malatidicalcio3) ha detto:
Palazzi non è un processo, è una voce, un processo che condanna qualcuno è una prova.
Piuttosto mi piacerebbe che mi spiegassi come mai hanno organizzato un teatrino per far vincere l’Inter ma non l’hanno più continuato. Sei davvero convinto che siete più forti del Palazzo? Se volevano vi schiacciavano, se volevano adesso era ancora l’Inter a vincere, dici di no?
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