Secondo il sentire popolare, secondo ciò che circola sul web perché altri elementi non ne abbiamo dato che il ricorso che la Juve ha presentato al TAR non si trova su internet e nessuno di noi lo ha mai letto, uno dei motivi per cui la Juve lamenta una disparità di trattamento è dovuta al fatto che Palazzi abbia volutamente aspettato che decorressero i termini prescrizionali prima di poter redigere la sua famosa relazione, ma è vera questa cosa? A riguardo va detto che il problema a livello dottrinario e giurisprudenziale non si è mai posto in ambito sportivo, nel senso che non ci sono sentenze sportive o giuristi che si siano mai pronunciati su questo argomento, almeno che io sappia. Possiamo però risolvere il tutto prendendo spunto, come fa oltretutto spesso anche il CGS, da come si comporta il diritto penale a riguardo. Nel diritto penale se la legge modificativa interviene aumentando i termini prescrizionali quando il termine prescrizionale è già decorso, la pretesa punitiva dello Stato ma in questo caso della Federazione si è già estinta e quindi la nuova disciplina che eventualmente allunga i tempi necessari alla prescrizione sarà inapplicabile (Messina – Spinnato (2015); Manuale breve di diritto penale. Giuffrè Editore pag. 33). Facciamo due conti, le telefonate di Facchetti riguardano ovviamente il campionato 2004/05, quando fu avviato il processo sportivo calciopoli il secondo comma dell’articolo 18 del CGS sanciva che “Le infrazioni di carattere disciplinare delle quali possono essere chiamate a rispondere, a qualsiasi titolo, le società, si prescrivono al termine della seconda stagione sportiva successiva a quella in cui è stato posto in essere l’ultimo atto diretto a commettere le infrazioni stesse”. Essendo le telefonate risalenti al periodo 2004/05 esse si sono prescritte nel giugno del 2007 e quindi, la modifica del 1/7/2007 del CGS che allungava i termini di prescrizione non era più applicabile. Assolutamente fuorviante è prendere in considerazione il primo comma dell’art. 18 che prevede che la prescrizione intervenga dopo quattro anni, esso riguarda i soci e i dirigenti atteso che, si intende, siano ancora vivi ma di certo non le società. Ma ci sono altri dirigenti coinvolti nella Relazione Palazzi che non sono stati toccati assolutamente dai processi sportivi e penali su calciopoli? La risposta è ovviamente si. Per loro la prescrizione è comunque intervenuta a giugno del 2009. Ma è giusto questo conto? L’art. 25 inerente alla prescrizione del riformato CGS entrato in vigore il 1/7/07 e poi sostituito nel 2014 prevedeva che le infrazioni disciplinari si prescrivevano al termine:
a) della stagione sportiva successiva a quella in cui è stato commesso l’ultimo atto diretto a realizzarle, qualora si tratti di violazioni relative allo svolgimento della gara;
b) della sesta stagione sportiva successiva a quella in cui è stato commesso l’ultimo atto diretto a realizzarle, qualora si tratti di illecito amministrativo (non ci interessa);
c) dell’ottava stagione sportiva successiva a quella in cui è stato commesso l’ultimo atto diretto, qualora si tratti di illecito sportivo o di violazione della normativa antidoping;
d) della quarta stagione sportiva successiva a quella in cui è stato commesso l’ultimo atto diretto a realizzarle, in tutti gli altri casi
Cosa dice la dottrina (ossia i professori universitari autori di manuali di diritto penale) perché la giurisprudenza è assente in campo penale (non ci sono sentenze a riguardo), quando i termini prescrizionali si allungano? A riguardo la dottrina è divisa. Coloro che conferiscono all’istituto della prescrizione natura sostanziale (in quanto incidente sulla sanzione del precetto penale) applicano il principio della irretroattività della legge penale più sfavorevole (Romano M.; Fiandaca – Musco)altrimenti detto principio del favor rei per cui nel susseguirsi delle leggi penali se un determinato comportamento al momento in cui viene commesso è sanzionato in maniera meno grave rispetto al momento in cui il comportamento viene posto al vaglio del giudizio penale o se viceversa, al momento in cui viene commesso è sanzionato in maniera più grave rispetto a quando viene posto al vaglio dei giudici si applicherà sempre e comunque la legge più favorevole per l’imputato. Questo principio è spiegato ben bene all’art. 2 del Codice penale, andate pure a darci una occhiata. Esiste il principio del favor rei anche nel diritto sportivo? ovviamente si(BAGATTINI F. – D’AVIRRO A. – DUCCI M. – GIGLIOLI M. – MASTROMATTEO A. MESSERI M. – TADDEUCCI SASSOLINI M. (2008) Commento al nuovo codice di giustizia sportiva. Aspetti giuridici e casi pratici. Giuffrè Editore pag. 273 ). Altra parte della dottrina in campo penale invece sostiene che la prescrizione non è un diritto dell’imputato ma una mera aspettativa che si trasforma in diritto soggettivo soltanto quando il termine è maturato. Ne consegue che, quando il termine prescrizionale non è decorso, l’intervento legislativo sfavorevole (che allunghi l’originario termine) sposterà in avanti “le lancette dell’orologio” anche per i reati commessi in epoca antecedente e vigente la legge più favorevole (Marinucci- Dolcini) (Messina – Spinnato (2015); Manuale breve di diritto penale. Giuffrè Editore pag. 33). Palazzi aveva quindi due possibilità, o applicare la prima dottrina che ho spiegato come ha fatto, infatti nel 2011 ha applicato l’articolo 18 del CGS e quindi ha applicato il CGS antecedente al 2007 oppure applicare l’art. 25 del CGS al momento dei fatti in vigore seguendo quindi la seconda dottrina che ho spiegato. In entrambi i casi l’Inter come società non avrebbe avuto ripercussioni perché i fatti ad essa addebitabili erano già andati in prescrizione al momento dell’entrata in vigore del nuovo CGS del 2007 ma se avesse applicato l’art. 25 del nuovo CGS che era entrato in vigore nel 2007 aveva tempo fino al 2013 per irrogare sanzioni almeno ai dirigenti vivi. Applicando l’art. 18 del vecchio CGS e concludendo l’acquisizione documentale in data 20/6/2011, i fatti erano comunque già prescritti sia per le persone fisiche dal 2009 che per le società dal 2007(non ho mai capito per quale motivo il Livorno che aveva una posizione forse anche più grave di quella dell’Inter alla luce della relazione Palazzi non interessa a nessuno). Se vogliamo intravedere dunque una disparità di trattamento, tutta da dimostrare, essa è dunque fra Moggi e gli altri dirigenti coinvolti nella Relazione Palazzi e non certo fra la Juve e l’Inter. Per dimostrare una disparità di trattamento bisognerebbe sapere se Palazzi ha fatto bene ad applicare l’art. 18 del CGS vigente all’epoca dei fatti sottoposti al suo vaglio oppure avrebbe dovuto applicare il CGS in vigore nel momento in cui ha redatto la Relazione e conseguenzialmente avrebbe dovuto applicare l’art. 25. Aspettiamo dal TAR eventualmente, atteso che la questione sia li posta, lumi a riguardo. Assolutamente improponibile pensare che anche i giudici del processo sportivo disponessero delle telefonate che furono poi oggetto della Relazione Palazzi e che ciò nonostante le abbiano volutamente ignorate applicando volutamente una disparità di trattamento, quelle telefonate, mettetevelo in testa, non erano sfuggite ma, piaccia o non piaccia, erano dal punto di vista penale irrilevanti, questa è la versione di Auricchio ed è bene che voi vi atteniate se non volete ritrovarvi come Moggi con una denuncia per diffamazione. I giudici del processo sportivo non disponevano delle telefonate che furono oggetto della Relazione Palazzi e non hanno quindi posto in essere nessuna disparità di trattamento. Spero di essere stato chiaro e al contempo sintetico, a voi i commenti.
Andrea C. R. ha detto:
Stante quanto detto nel post, la relazione Palazzi, come ha ben sottolineato Carraro, è stata del tutto inutile.
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
Per quanto riguarda l’Inter sicuramente si, dire che l’Inter si è salvata grazie alla prescrizione è un eufemismo, anche Caino si è salvato per lo stesso motivo a questo punto. La prescrizione dell’Inter era intervenuta già nel 2007, la prescrizione di Moratti interviene grazie al lavoro più o meno tardivo di Palazzi.
"Mi piace""Mi piace"
franctosc ha detto:
Che erano penalmente irrilevanti è la versione di Auricchio, che non è un giudice, e di giudici che invece le hanno giudicate rilevanti ce ne sono almeno un paio, Palazzi (che è un giudice anche lui, eh, non legge giulemani, ha studiato i manuali di diritto come te, Rug) e il giudice Magi che ha assolto Moggi dall’accusa di aver diffamato Facchetti.
Perchè la posizione del Livorno non interessa non riesci a capirlo? Forse perchè il Livorno non ha cavalcato Calciopoli per presentarsi come portabandiera dell’onestà… forse perché il Livorno non ha vinto nessuno scudetto a tavolino grazie a Calciopoli, e non ha avviato nessun ciclo di vittorie grazie a Calciopoli… forse perché del Livorno non frega niente a nessuno tout court… ipotizzo eh
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
a me la cosa che più mi fa ridere è che voi state col fegato così gonfio al punto tale che non siete nemmeno riusciti a cogliere il sottile sarcasmo e la sottile ironia che c’è in quella frase su Auricchio che ho scritto, il tutto non lo è riuscito a cogliere Luigi e non lo sei riuscito a cogliere tu e poi fate veleno quando vedete che ju29rme vi prende per il cu…… 😉 e aspetta che sulla mia pagina privata c’è uno scontro fra due titani Sorrentino contro Napolano, da non perdere 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
beh si hai ragione noi stiamo col fegato gonfio per la bella fregatura presa
in cambio ad Oggi di fegati gonfi in Italia ne vanno in giro molti
tutti quelli che credevano speravano sognavano di aver eliminato la juve per sempre
e l’unica cosa che rimane loro é ripensare a calciopoli
ma in tutte le cose che girano male c’é sempre un risvolto positivo
che sui successi di oggi non potete piu’ accampare scuse
Moggi continua a prendere sberle a destra e a manca
ed una cosa non ho ben capito
ma Auricchio sotto giuramento dice due cose alquanto strane
una che non sapeva chi era il proprietario di Mediaset
e la famosa frase piaccia o non piaccia non ci sono intercettazioni penalmente rilevanti (cosi’ ho capito dalla tua spiegazione )
piu’il maldestro tentativo delle foto del sorteggio
e come dice Francesco altri giudici le hanno considerate altrimenti
ma nonostante tutto moggi viene condannato per diffamazione
e lui pagherà 220 milioni di risarcimenti visto che il ricorso é stato respinto
dopo 10 anni ti sembra tutto giusto é corretto??
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
Sono cose di cui eventualmente parleremo in altri articoli, io in questo ho parlato di altro e vorrei che si focalizzasse l’attenzione su ciò di cui ho parlato in questo articolo.
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Quando nel corso del dibattimento di un qualunque procedimento penale un giudice viene a conoscenza di un reato, anche non attinente al processo stesso, è obbligato per legge a trasmetterne gli atti relativi alla procura di competenza, altrimenti commetterebbe a sua volta un reato (omissione di atti di ufficio: gravissimo per chiunque, figurarsi per un giudice).
Tutte le intercettazioni depositate a Napoli dalla difesa di Moggi (quelle scartate da Auricchio, compresa la celebre “madre di tutte le telefonate”) non sono state trasmesse dal presidente del tribunale ad alcuna procura, ergo furono ritenute dal collegio giudicante penalmente irrilevanti; circostanza, questa, poi confermata in appello.
Non può e non deve sussistere dubbio alcuno in proposito.
Detto questo il vero punto della questione è un altro, e cioè: una volta che Palazzi
ha stabilito il CGS da applicare (ed è stata una sua scelta), è legittimo l’accertamento che ne è seguito?
Non va dimenticato, infatti, che l’attività del procuratore federale è stata esercitata quando i termini per intraprendere una qualunque azione disciplinare erano già scaduti.
Ed in ordine a fatti per cui la pretesa punitiva dello Stato si era già prescritta per
legge.
È pertanto ammissibile che un pubblico ministero svolga un’attività investigativa
(assolutamente irrituale) travalicando i propri poteri e le proprie mansioni?
Esplicando, di fatto, un’attività extra-ordinem non riconosciuta da alcun ordinamento giuridico, ordinario o sportivo che sia?
Violando elementari principi di civiltà giuridica di uno Stato di Diritto?
Perché, amici miei, sia ben chiaro che qui abbiamo a che fare con un procuratore
federale che pur sapendo fin da subito che non avrebbe potuto (e dovuto!) indagare cionondimeno ha indagato.
Pur sapendo di non poter deferire a giudizio ha ipotizzato illeciti disciplinari.
E pur sapendo di non poter accusare chi non era nelle condizioni di difendersi
(Facchetti) cionondimeno ha accusato.
P.S.: faccio le mie considerazioni sulle intercettazioni penalmente irrilevanti, visto che se ne è parlato.
E vorrei porre l’attenzione su un particolare che (evidentemente) è sfuggito ai più.
Quelle telefonate furono depositate a Napoli dalla difesa di Moggi nel tentativo
(rivelatosi poi vano) di dimostrare il teorema del “così fan tutte”.
Tale linea difensiva è perdente già in partenza perché, qualora tale assunto fosse
passato, e quindi si fosse riusciti a dimostrare che di colpevoli ce ne era più di
uno, per essi non sarebbe valso il postulato “tutti colpevoli, nessun colpevole”.
Sarebbero risultati tutti colpevoli, compreso Moggi.
Non ci si può difendere da un’accusa di reato tentando di dimostrare che altri
hanno commesso lo stesso reato.
È pura follia.
Provocherebbe, nella migliore delle ipotesi, un effetto boomerang.
Pertanto delle due, l’una: il collegio difensivo di Moggi era formato da avvocatucoli
di terz’ordine, ingenui e sprovveduti, ovvero non si era riusciti ad impiantare una
valida linea difensiva alternativa a quella che fu adottata.
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
Secondo me tu caro Mark della nord hai colpito nel segno, la domanda è proprio questa, a che serve questa difesa di Prioreschi, possibile che non ci fossero altre maniere per difendere Moggi? Siamo sicuri che Prioreschi abbia agito in maniera deontologicamente corretta in difesa del proprio assistito o più semplicemente abbia agito per preparare il terreno per una richiesta di risarcimento per disparità di trattamento di fronte al TAR alla Juve?
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Io non so quello che effettivamente sia successo.
Certo è che la cosa è molto strana.
Un avvocato di quella portata non può aver operato una simile scelta difensiva (commettendo di fatto un errore madornale) se non avesse avuto qualcosa in mente.
Del resto, subito dopo la sentenza, Casarin, intervistato in diretta televisiva, lo disse chiaramente: bisognava difendersi e dimostrare l’innocenza senza accusare gli altri.
"Mi piace"Piace a 1 persona
ruggierodistaso ha detto:
Guarda Mark, tu non ci crederai, ma io una volta suggerì, proprio a FrancTosc che è juventino, una maniera alternativa di difendere Moggi il quale ci fece un articolo ma volendo ce ne sarebbero state altre che io ho suggerito sempre a lui, non so se ci farà altri articoli a riguardo ma quello che fece è questo, se vuoi puoi darci una lettura
https://t.co/HbQ5VI3QbA
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Post 18:23, Errata corrige: Casarin=Bergamo.
L’articolo è interessante e anche ben articolato per uno che dice di non essere un giurista, solo che impostare un processo di quella portata sull’ignoranza scusabile della norma non credo sia una via percorribile.
Però neanch’io sono un giurista.
E poi siamo certi che la difesa non abbia valutato tale possibilità e l’abbia scartata?
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
L’articolo nasce comunque da un mio suggerimento, era solo una delle possibili vie per difendere Moggi in maniera a mio parere più seria. Ovviamente ciò che è passato per la testa di Prioreschi non lo sapremo mai ma mi piacerebbe chiederglielo
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Secondo me un avvocato come Prioreschi, che dispone per di più di uno staff di prim’ordine, è impossibile che non abbia valutato ogni via percorribile.
Pertanto se ha scelto di adottare quella linea difensiva deve esistere un motivo ben preciso (che non sapremo mai).
Anche a me piacerebbe chiedergli le ragioni delle sue scelte, apparentemente molto discutibili.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
tra il caso Conte e quello di Moggi ci sono molte somiglianze
sono stati entrambi presi per dare una lezione a tutto il movimento?
come é strano che Conte sia il solo allenatore finito sotto torchio
cosi’ é successo con Moggi
se a voi non piace il teorema del cosi’ facevan tutti (che é cosa assodata)
a noi non piace che venga detto che solo loro lo facevano
e stranamente si ripete lo stesso scenario, solo le persone legate in qualche modo alla juve é stato massacrato
per tutti gli altri solo carezze
La Casoria (Giudice e non un pincopallino qualsiasi , lo aveva anche detto al Sig Auricchio
che si era proccupato solo a correre dietro i misfatti di Moggi e non di fare vera luce sul fenomeno Calciopoli
e voi continuate a sostenere che non c’é stata disparità di trattamento ???
Prioreschi le ha tentate tutte ma la ferma volontà a far pagare solo ed esclusivamente
Moggi e juve é sotto gli occhi di tutti
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
1) non è che non ci piace, non la riteniamo una valida strategia difensiva, infatti Moggi è stato condannato, che senso aveva dimostrare che anche gli altri lo facevano? te l’ho detto un sacco di volte ma si vede che tu non vuoi capire
2) Da quello che scrivi la disparità di trattamento l’ha fatta la magistratura e non la FIGC, di conseguenza dovevate convenire di fronte al TAR la magistratura e non la FIGC, cosa che non avete fatto e che non so nemmeno se si possa fare, francamente non mi risulta
"Mi piace""Mi piace"
franctosc ha detto:
Purtroppo continuo a non avere molto tempo, ma l’anno scolastico sta finendo e dopo potremo tornare con più puntualità su questa benedetta disparità di trattamento. Però vorrei aggiungere due cose sul tema delle cosiddette telefonate del “così fan tutti”.
La prima è che voi, dico voi che ODIATE FISICAMENTE Luciano Moggi, pensate sempre che ci sia solo lui, ma in realtà in questo processo c’erano più di quaranta imputati. Ora, la strategia delle “telefonate nuove”, che è di Nicola Penta consulente di Moggi, più che di Prioreschi, e di Nicola Penta aggiungo consulente non solo di Moggi ma anche di altri imputati, non si può dire che non abbia portato frutti. Pieri, per esempio, è stato assolto anche grazie a telefonate nuove scovate da Penta. E questa è la prima posizione che mi viene in mente, ma considerate che se da più di quaranta imputati si è arrivati a una manciata di non-assolti è anche grazie alle telefonate nuove scovate dalla difesa di Moggi, questo non si può negare.
Nelle telefonate nuove non ci sono solo quelle di Facchetti, eh… quelle di Facchetti sono quelle di maggiore impatto mediatico per motivi abbastanza ovvi su cui mi sono soffermato già in precedenza, e se Rug non riesce a capirlo sono problemi suoi. Perchè sono state tirate fuori quelle telefonate? Ma è ovvio. Perchè la difesa organizzata da Moggi non gioca solo sul piano giuridico, ma gioca a 360 gradi e quello mediatico è stato evidentemente giudicato altrettanto importante che quello giuridico. Calciopoli è stata una cosa mediatica prima di diventare una cosa giuridica, e ancora oggi la maggior parte di quelli che ne parlano non sa nulla della Calciopoli dei processi, ma conosce solo la Calciopoli dei giornali di maggio-giugno 2006. Se state tirate fuori le telefonate di Facchetti è stato per controbattere alla Calciopoli mediatica, e non per cambiare le sorti del processo, scopo per cui sono state utilizzate con più o meno successo altre telefonate. E in effetti come strategia mediatica un discreto successo l’ha avuto, perché anche la relazione Palazzi senza risultati effettivi è un grande colpo dal punto di vista mediatico, e ci sono giornalisti che prima erano colpevolisti che poi sono passati tra gli innocentisti, penso a Beha.
Rug se tu pensi sempre e solo al diritto ti perdi sempre un pezzo della storia.
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
Che io sappia Pieri è stato assolto perché a carico suo come prova c’erano solo i contatti con le svizzere che, non sapendo cosa si siano detti, non possono essere sufficienti per reggere una sentenza di colpevolezza, controllerò meglio. Io penso al diritto perché di un processo si parla e non di altro e scovare le altre telefonate per difendere Moggi non bastava assolutamente, bisognava integrare il tutto con la dimostrazione che gli atti non erano tali per poter mettere in pericolo il bene giuridico protetto dalla norma e la cosa non è stata neanche tentata di fare, almeno per Moggi.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
forse non ci siamo capiti sul punto 1
sarà anche stato un errore quello di voler dimostrare che erano comportamenti comuni a tutti e detto da te posso anche crederci
ma non é che Prioreschi si sia solo preoccupato di dimostrare che anche altri erano colpevoli
le ha provate tutte e in tutti i modi ma gli hanno sempre risposto picche
il caso Paparesta é simbolico una magistratura dice che non ci sia stato nessun sequestro ma il teorema a retto in tutti i gradi di giudizio penale
ed é ripreso anche dalla cassazione
e questo é solo un esempio
sul punto 2 non ti ho capito molto bene
ma secondo me la disparità di trattamento si puo’ riscontrare sia nel penale che nello sporivo e per quanto riguarda l TAR o altre cose del genere non posso pronunciarmi
non ho le giuste conoscenze al riguardo
forse vado fuori argomento ma una tua opinione al riguardo mi interessa
rileggendo alcuni passaggi della sentenza di cassazione un passaggio mi ha colpito
Moggi compevole di essere idolatrato dalla stampa
non sapevo che essere idolatrato dalla stampa fosse un reato
ma probabilmente ho interpretato male il passaggio
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
é evidente che si é fatta giurisprudenza sul groppone di Moggi
sia nello sportivo con la creazione retroattiva di un delitto che al momento non era considerato delitto (spero di essermi spiegato)
nel penale (rileggendo l’articolo da te mezionato)
“”Il tribunale di Napoli ha dunque prodotto un’evoluzione giurisprudenziale estremamente importante, applicando, al momento dell’identificazione degli atti fraudolenti nell’ambito dei rapporti fra arbitri e partecipanti alla competizione, non già la norma suggerita dalla stessa legge 401/89, ossia il divieto della proposta o promessa corruttiva, ma una norma molto più stringente, che vieta addirittura qualsiasi contatto di qualsiasi tipo con esponenti del mondo arbitrale. Un’evoluzione, peraltro, assolutamente decisiva per salvare almeno parzialmente il quadro accusatorio di Calciopoli.
Tale evoluzione, però, mi pare rientrare pienamente fra quelle evoluzioni legislative non prevedibili, che dovrebbero condurre a una assoluzione dell’imputato per ignoranza scusabile della norma. Di fatto il processo Calciopoli si è concluso con l’applicazione di una norma che non è espressa chiaramente nel testo di legge, né era mai stata applicata in precedenza; dunque non era prevedibile dal cittadino né con la semplice lettura del testo di legge, né attraverso la conoscenza di precedenti giuridici in grado di sostenere l’interpretazione del testo normativo. Se si decide oggi di approvare una legge che vieta qualsiasi contatto di qualsiasi tipo tra partecipanti a una competizione e arbitri della stessa competizione, nessun problema; ma può una norma del genere essere desunta da una che vieta genericamente “atti fraudolenti”, e poi applicata retroattivamente?
il problema e che si é aplicata solo a Moggi
ai voglia a dire che le altre intercettazioni erano penalmente irrilevanti
secondo quanto fatto dal tribunale di Napolii per condannare
erano tutte penalmente rilevanti altrimenti é un controsenso
per condannare Moggi si allarga la norma visto che di promesse di denaro o altro non é stato trovato
hanno trasformato una qualsivoglia telefonata o contatto in frode sportiva
e questo é nuovamente un esempio di disparità di trattamento
Rug spero di essermi spiegato
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
Si ti sei spiegato ma in tal caso si dovrebbe avviare una azione per disparità di trattamento non contro la FIGC ma contro la magistratura e la cosa, anche parlando adesso con penalisti che sono decisamente più esperti di me, non si può fare.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
Amen
tu al suo posto cosa faresti per cercare di ripristinare un po’ di buon senso ??
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
per quel che mi riguarda non si può fare niente se non tacere ed evitare il peggio, tutte queste azioni dimostrano solo che non è vero che Moggi abbia agito pro domo sua come riscontrato nel giudizio penale e può portare solo a costringere la Juve a risarcire insieme a Moggi in sede civile
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
se la sola uscita é quella di accettare di passare per il diavolo
stare zitti e muti per evitare alla juve (ELKAN) probabili risarcimenti
farei di tutto per fargli pagare il piu’ possibile
visto come é stato trattato
comunque é chiaro che volevano e dovevano incastrarlo e bisogna ammettere che hanno fatto un capolavoro giuridico pur di soddisfare
i veri poteri forti del calcio
tu la chiami giustizia io la chiamo giustizia asservita
perché il Sig Auricchio non la racconta giusta , quella sua ostinazione nel voler colpire solo ed esclusivamente Moggi
Lui paga per tutto e tutti i mali del calcio
ed il post calciopoli ha dimostrato che é servita solo ad aliminare lui
visto e considerato che le cose sono peggiorate
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Hai proprio ragione, sai?
Le cose sono peggiorate.
Madonna se sono peggiorate.
Ma peggiorate di brutto.
Secondo me non sono mai andate peggio di così.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
mi piace la tua ironia
perché tu trovi che le cose vadano meglio ??,
se per voi va bene cosi’
per noi va a meraviglia
mi dispiace sempre per Moggi
ma piaccia o non piaccia per quanto riguarda la juve
si prospettano anni piuttosto felici
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Dolente tu abbia equivocato ma non ho voluto fare ironia.
Scrivevo seriamente.
Le cose vanno malissimo: in federazione (“f” minuscola), all’AIA, sul campo.
Specialmente sul campo.
Su tutti i campi…
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
Si infatti Paolo, hai ragione, prima di calciopoli stavamo tutti meglio nel calcio, un po’ come prima di tangentopoli e quando stavamo peggio, stavamo sempre meglio
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
X Mark
credevo che la pensassi diversamente ma se non era ironia
riconosci che é stata un indagine non per debellare il male dal calcio ma solo per
colpire una determinata persona e (scusa ) squadra
se é cosi’ ti fa onore
non pensare che a noi juventini faccia piacere la situazione attuale
vedere due grandi squadre come Milan e Inter ridotte in queste condizioni ,
sono quasi scomparsi giocatori Italiani , e gli intrallazi in FGC la quale candidamente dichiara che se dovrebbe aplicare le norme solo 4-5 squadre potrebbero iscriversi al campionato (già dirlo e non pagarne le consueguenze é cosa assurda )
e sulla federazione mi preoccuperei di piu’ degli intrallazi con infront che dello sponsoring della Fiat all’ aia (che sarebbe molto meglio non farla onde evitare conflitti di interesse e non dare alito ad accuse di cui la juve non ne ha assolutamente bisogno)
@ Rug
beh non é esattamente la stessa cosa tangentopoli e Calciopoli
non esageriamo
ma i fatti sono fatti
e come diceva Giraudo
adesso si che vedranno all’opera i veri ladroni
fai tu un raffronto sullo stato di salute del calcio italiano ante e post Calciopoli
e tira le somme
a mio modestissimo parere vince l’ ante x 10 a 0 anche con tutti i suoi difetti
per voi due
come già é stato detto tantissime altre volte
senza quella disparità di trattamento e facendo veramente un indagine a 360*
e non a 30*
forse e dico solo forse il movimento ne avrebbe giovato
perché tutti si sarebbero dovuti rimettere in discussione e farsi un esame di coscienza
oggi fanno tutti i Ponzi Pilati
tutti se ne sono lavati le mani lasciando la via crucis sulle spalle del innominabile
che porta la croce a nome di tutti mentre gli altri se la suonano e se la cantano come pare a loro e molto peggio di prima
a meno che tu possa dimostrare il contrario
"Mi piace""Mi piace"
bjh ha detto:
“È pertanto ammissibile che un pubblico ministero svolga un’attività investigativa
(assolutamente irrituale) travalicando i propri poteri e le proprie mansioni?
Esplicando, di fatto, un’attività extra-ordinem non riconosciuta da alcun ordinamento giuridico, ordinario o sportivo che sia?
Violando elementari principi di civiltà giuridica di uno Stato di Diritto?
Perché, amici miei, sia ben chiaro che qui abbiamo a che fare con un procuratore
federale che pur sapendo fin da subito che non avrebbe potuto (e dovuto!) indagare cionondimeno ha indagato.
Pur sapendo di non poter deferire a giudizio ha ipotizzato illeciti disciplinari.
E pur sapendo di non poter accusare chi non era nelle condizioni di difendersi
(Facchetti) cionondimeno ha accusato.”
– Se le sue violazioni sono tanto palesi perchè Gianfelice non ha fatto quel che ha fatto con Moggi? Perchè l’Inter al di là dello sdegno non ha fatto nulla? io l’unica spiegazione plausibile (che non implica colpevolezza automatica) che mi son dato l’ho già scritta in più occasioni. Mark, tu cosa pensi al riguardo?
Per quel che mi riguarda quelle telefonate sono penalmente rilevanti solo se adottiamo delle palesi forzature. Forzature che però al processo di Moggi & C non sono mancate in altri casi.
Cosa invece altrettanto palese è che quelle telefonate siano sportivamente rilevanti. Quanto rilevanti? Non lo so, quello era da stabilire, ma certamente si sarebbe dovuto perseguire chi s’è distratto e non le ha passate a chi doveva giudicare. Ma siamo in Italia.
– Prioreschi ha detto che la sua linea difensiva era “tutti colpevoli, nessun colpevole” ? o è una vostra deduzione ?
No, perchè se così fosse, io ne avrei un’altra leggermente differente. Non era mica Moggi la figura apicale? Se in tanti facevano i furbetti quel termine apicale che fine fa?
Non era moggi quello che, per l’accusa, era l’unico ad intrattenersi in amorevoli chiamate con i designatori e gli arbitri? e se anche altri lo facevano che fine fa quella tesi?
Non è, a mio parere, questione di ” tutti colpevoli, nessun colpevole” ( certamente poi uno ci spera) ma del ” oh ragazzi son tutte cazzate che io facevo e disfacevo tutto a mio piacimento e che dopo e il papa e il presidente della repubblica c’ero io”
Inoltre anche il lato sportivo non era ancora concluso definitivamente se non erro, e in ambito sportivo non regge neanche la foglia di fico del – intanto ho preso te e processo te- perchè son più di vent’anni che in ambito sportivo si chiudono gli occhi sulle porcate, per cui se dall’oggi al domani si usa il pugno di ferro, si dovrebbe almeno fare ammenda per avere dormito fino al giorno prima. Se proponi la radiazione e salta fuori che altri, sotto sotto, facevano i furbi non fai bella figura. Chiaramente tra il tentare di tirare in ballo altri e il dimostare che erano effettivamente furbetti c’è una bella differenza ma non mi pare un tentativo tanto strampalato. Inoltre non è l’unica linea difensiva perchè sulle schede svizzere agli arbitri mi pare che la tesi difensiva sia stata quella di ritenere le assegnazioni errate. Insomma come al solito gli avvocati cercano di metter sul piatto più cose possibili certamente con occhio interessato ossia evitando cose a sfavore. Cosa lecita se la fa un avvocato difensore, molto meno le la fa un maresciallo dei carabinieri o un pm.
“Se vogliamo intravedere dunque una disparità di trattamento, tutta da dimostrare, essa è dunque fra Moggi e gli altri dirigenti coinvolti nella Relazione Palazzi e non certo fra la Juve e l’Inter.”
Cosa assai singolare questa . Le squadre hanno subito penalizzazioni per l’operato dei dirigenti coinvolti. Se si dimostrasse disparità di trattamento nel giudizio dei dirigenti e ciò non si traducesse in una disparità di trattamento per le squadre saremmo alla barzelletta. Legalmente ineccepibile , ma sempre di barzelletta si tratterebbe. Ma poi, la disparità di trattamento è solo con l’inter nell’esposto juventino? Non è più generale? Non c’era tra l’altro il fatto che la juve era stata considerata depositaria esclusiva del rapporto con chi doveva designare gli arbitri? questo mi pare abbastanza palese che non rispondeva al vero. Rapporto privilegiato? forse, ma già si scenderebbe di livello ( e io qualche dubbio anche su quello ce l’avrei perchè a mio parere la sponda Milan era altrettanto forte in quell’ambito). l’inter invece provava ad entrare nel giro anche se, a quanto si sa, con scarsi risultati. Anche questo però non dovrebbe importare ai fini sportivi o almeno non dovrebbe escluderti da provvedimenti disciplinari. Poco cambia poi se lo facesse a scopo difensivo. O forse il concetto “lo faccio perchè un mio avversario fa di peggio” è meno assurdo del concetto “tutti colpevoli nessun colpevole”?
Io credo che in ambito sportivo l’asticella sia stata abbassata troppo e che ciò avrebbe comportato condanne anche a soggetti usciti indenni. Resto dell’idea che sanzioni un filo meno pesanti sarebbero state più in linea con l’ambiente in cui venivano date. La linea dura è più eticamente corretta ma nel calcio non c’è nulla di eticamente corretto.
"Mi piace"Piace a 1 persona
franctosc ha detto:
Rug perdonami se torno su un argomento che sembrerebbe superato, ma mi sono ricordato di questo passo della Cassazione – rito abbreviato.
«il sistema di predisposizione delle griglie arbitrali, almeno con riferimento alla stagione 2004-2005, era piuttosto diffuso ed in proposito sono state evidenziate dal giudice distrettuale alcune intercettazioni intervenute tra il designatore arbitrale Bergamo e il dirigente dell’Inter, Facchetti Giacinto (telefonata del 26 novembre 2004) e sempre tra il detto designatore ed il dirigente del Milan Meani (telefonata del 28 aprile 2005) i cui sviluppi non sono stati approfonditi dalle indagini di P.G.».
La Cassazione dice che sono stati gli investigatori a non volere approfondire questi sviluppi, che poi è la stessa cosa che dico io. Non dice mica che erano penalmente irrilevanti.
"Mi piace"Piace a 1 persona
ruggierodistaso ha detto:
TI ripeto che con quel passaggio ero ironico e voi non avete saputo cogliere la sottile ironia e il sarcasmo di quel passaggio e la cosa mi dispiace.
"Mi piace""Mi piace"
franctosc ha detto:
io rispondevo a Mark della Nord che invece ha replicato la stessa cosa senza nessun tono ironico
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
http://www.calcionews24.com/ultimissime-news-calciopoli-narducci-ecco-da-dove-inizio-tutto-l-avvocato-nessun-sistema-moggi-485413.html
dopo lettura delle parole di Narducci mi domando in che mondo vive questo qui???
Rug potresti spiegarmi cosa intende il giornalista con la norma 401 de 1989 .???
proseguiamo
1) Narducci essendo un appasionato di calcio mi domando per quale squadra tifa solo per curiosità e come faceva a non sapere a chi apparteneva Mediaset
2) indagando su camorra e calcio scommesse si imbatte con la GEA e qui
un altro tribunale mette fine alla caccia alle streghe
3) la sua prosopopea decide che, (i colleghi di Torino che a causa dei riscontri stanno archiviando) erano degli incompetenti
e comincia a fabricare accuse e prove , le quali pochissime volte superano i riscontri
4)IN VISTA DEL FUTURO :
Qui si supera e raggiunge il top
senti cosa dice ” estirpato scoperchiato” un meccanismo perverso
ma in che pianeta vive questo qui
GRAZIE ANCHE AI PRIMI PROVVEDIMENTI DI GIUSTIZIA SPORTIVA CHE FURONO RIGOROSI,Poi E’ STATA ELEVATA LA SOGLIA DELLA PROVA E NE SONO SEGUITI PROVVEDIMENTI BLANDI
questo passaggio me lo devi spiegare tu perché proprio non lo capisco
sono troppo juventino per non vederci un qual cosa di strano
“eliminato Moggi e Juve si cambia cosi’ evitiamo troppi danni alle altre”
e qui rientriamo nel argomento trattato disparita di trattamento
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
@bjh
1) Gianfelice Facchetti è intervenuto contro chi aveva (secondo lui) diffamato il
padre.
Palazzi non diffama nessuno: ipotizza illeciti disciplinari, come deve fare un
procuratore federale.
Il problema, pertanto, non è “quello” che ha scritto, ma come lo ha scritto e “quando”
lo ha scritto.
“Quando” perché i termini per intraprendere una qualunque azione di tipo
disciplinare erano già scaduti (come ho detto prima).
“Come” perché ha accusato una persona deceduta (ricordo che la morte estingue
ogni reato, anche il più abietto), senza riconoscergli, pertanto, il diritto alla difesa
(imprescindibile per chiunque) e, anzi, imponendogli coattivamente la prescrizione, come un indelebile marchio di infamia.
2) L’inter non ha agito, presumibilmente, per via di quello che era accaduto al Brescia, e di cui ho parlato in passato, su questo blog, molto diffusamente e con dovizia di particolari.
Vedo di riassumerlo qui, brevemente perché la vicenda è molto articolata.
Il Brescia Calcio presentò ricorso (per abnormità) all’Alta Corte contro la relazione
di Palazzi.
Riassumendo, nel ricorso si sosteneva che su illeciti (eventuali) che si sono
prescritti non si può indagare: si esercita un’attività extra-ordinem non
riconosciuta da alcun ordinamento giuridico, ordinario o sportivo.
Contro il ricorso del Brescia si costituirono in giudizio sia Moggi che la FGCI.
La FGCI sosteneva il difetto di interesse del Brescia e, inoltre che “(il Brescia) sia caduto nell’equivoco di ritenere che il provvedimento impugnato (la relazione Palazzi, ndr) abbia il valore di una pronuncia di accertamento, mentre i giudizi in esso contenuti altro non sarebbero che una mera allegazione di parte, in carenza di un dibattimento che ne possa asseverare la fondatezza”.
L’Alta Corte accolse le tesi della FGCI e respinse quello del Brescia.
In definitiva mise nero su bianco che non è possibile ricorrere contro
un’allegazione di parte (il parere di qualcuno, in questo caso del procuratore
federale), cioè contro qualcosa che non produce effetti nella vita reale.
Un eventuale ricorso dell’Inter avrebbe fatto la stessa fine.
3) Che tutte le altre telefonate siano penalmente irrilevanti è fuor di dubbio, per
quanto scritto prima.
Che le stesse telefonate avrebbero potuto avere una valenza sotto l’aspetto
sportivo non potremo mai saperlo (come hai scritto tu).
Secondo il mio parere, qualora Palazzi avesse potuto disporre di tutto il materiale
probatorio e, quindi, avesse redatto la sua relazione entro i tempi giusti, qualche
società sarebbe stata sanzionata; sanzioni che si sarebbero tradotte in una forte
multa e/o in qualche punto di penalizzazione nel campionato successivo.
Nulla più.
4) Nessuno avrebbe mai potuto passare al procuratore federale le telefonate che
in tempi successivi furono depositate a Napoli dalla difesa di Moggi.
Le forze dell’ordine svolgono le loro indagini esclusivamente in ambito penale
(non possono farlo in ambito sportivo per difetto di giurisdizione; l’ambito sportivo, completamente separato e distinto da quello penale, compete ad altri organi
investigativi e giudicanti), e quelle telefonate furono accantonate perché giudicate (e a ragione, sembra ormai un mantra) irrilevanti in ambito penale.
A questo punto sarebbe lecito porsi una domanda.
Perché la federazione non è intervenuta prima?
Sapeva e non interveniva ovvero non sapeva?
Mah, io ho forti dubbi sul fatto che non sapesse.
Una cosa è certa: dopo che sono saltate fuori le prime telefonate (non per indagini svolte dalla procura federale ma per quelle dei carabinieri) la federazione ha dovuto
necessariamente prendere in seria considerazione l’intera vicenda, anche se,
secondo me, avrebbe preferito che non si fosse mai saputo nulla al riguardo.
5) Prioreschi ha mai dichiarato che la sua linea difensiva era “tutti colpevoli,
nessun colpevole”.
Tale linea la si deduce da come ha impostato il processo.
Cosa mai avrebbe voluto dimostrare depositando le altre intercettazioni?
Forse che era un’usanza (più o meno censurabile) diffusa?
E, allora, in questo caso, qualora fosse riuscito a provare che tutti quelli che
telefonavano erano colpevoli, per essi non sarebbe valso il teorema 1 ladro + 1
ladro = 0 ladri, perché 1 ladro + 1 ladro = 2 ladri (come scrisse qualcuno).
Moggi sarebbe stato condannato uguale perché il processo riguardava lui non altri soggetti.
Pertanto la strategia, ai fini dell’assoluzione dell’imputato, era perdente in
partenza.
La circostanza, del resto, fu fatta rilevare immediatamente dopo la sentenza da Bergamo (uno degli imputati condannati), il quale disse a chiare lettere che avrebbero dovuto difendersi e dimostrare la propria innocenza senza accusare altri, prendendo così le distanze dalla linea difensiva adottata.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
Moggi non ha diffamato Facchetti
ha solo risposto a tono a qualc uno che pensava di indossare uno smoking bianco
Moggi non ha diffamato Facchetti ha solo risposto a tono a qualc uno che pensava di indossare uno smoking bianco
almeno questo lasciateglielo al povero Moggi che ha preso tantissime sberle
ma questa é riuscita a pararla
il vostro continuo fare distinguo su il penamente rilevante stranamente
vale solo per Moggi
qualche post sopra si dimostra
che secondo il metro di giudizio adottato, anche le altre erano penalmente rilevanti
e non lo ha deciso Prioreschi ma il tribunale di Napoli
allargando la norma per condannare Moggi
in corto hanno deciso che qualsiasi contatto anche se non c’era corruzione basta a formare un reato
Prioreschi secondo me voleva solo
dimostrare che quei comportamenti che erano comuni a tutti
e avallati dalla federazione all’improvviso a Napoli decidono
che erano comportamenti fuorilegge
con un distinguo (disparità di trattamento) a noi interessa solo la juve e Moggi a noi l’inter non interessa
Voi interisti dimenticate sempre un piccolissimo dettaglio
che prima di essere tirata in ballo dalle difese
l’inter aveva ricevuto in regalo, da un personaggio al quanto controverso un certo signor Guido Rossi membro del consiglio di direzione della telecom sponsor del inter, uno scudetto non meritato
ed é questo che vi ha messo nel mirino ,infatti Palazzi , che é meno toccato dal palese conflitto di interesse ,dopo la scperta delle restanti intercettazioni ha avuto un rigurgito di amor proprio per essersi sentito manipolato ed usato
senza scordarci che allo stesso momento i media non facevano altro che distruggere la juve ed ergere l’inter e Moratti a paladini della giustizia
vestiti di smoking bianco ergendosi a soli onesti del calcio italiano
che dopo i fatti hanno sconfessato
e poi basta con sta storia che Moggi avrebbe solo dovuto occuparsi di difendersi senza coinvolgere altri
ma sono gli altri che hanno fatto e detto di tutto per essere coinvolti
La difesa le ha provate tutte anche a solo difendersi
ma poco importa cosa facesse la volontà ha condannare era cosi’ forte
che anche la favoletta di Paparesta éa rrivata e ricordata anche in cassazione
prova palese che il tutto era già stato deciso a priori
poco importava cosa facesse la difesa tanto la fine era già scritta
se la vostra strategia di difesa accettabile era fai ammenda e stai zitto e paga per tutti allora posso dirti VIVA MOGGI che ha deciso di battersi e non passare per vittima sacrificale
non é nel suo DNA ovunque é andato ha costruito squadre destinate alla vittoria
con mentalità da vincenti abituate a battersi fino allafine ed oltre
ed é questo il suo vero delitto ed é per questo che paga per tutti
troppo vincente ,troppo attivo, troppo osannato, troppo idolatrato ,
cosa che probabilmente gli ha dato alla testa rendendosi antipatico ai poteri forti gelosi del suo successo
cosa che gli
Elkan-Agnelli-Moratti -Tronchetti-Berlusconi-Galliani gli hanno fatto pagare a caro prezzo
ed anche se alla fine Moggi paga per tutti
almeno é riuscito a fare luce su come funzionava e funziona ancora oggi
il tanto amato calcio
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Risulta assolutamente impossibile interloquire con uno come te e, difatti, non lo farò (sono intervenuto soltanto per raccogliere un invito di bjh).
Sembri un disco rotto inceppato su banali cliché, quelli che adoperano sempre e comunque i negazionisti militanti, sapientemente indottrinati dalla propaganda mediatica partigiana.
Moggi è innocente e paga per tutti, Palazzi ha fatto la cosa giusta ed ha agito legalmente, il tribunale di Napoli ha deciso che tutte le altre intercettazioni erano penalmente rilevanti, disparità di trattamento, scudo regalato all’Inter da Guido Rossi, quella di Paparesta era una favola, e potrei continuare.
Non esiste modo possibile per far intendere, a uno che sostiene tali tesi, che cinque tribunali differenti (non uno o due, cinque!) hanno accertato che Moggi & Co sono colpevoli; che Palazzi non ha agito secondo la legge perché col suo operato ha travalicato i propri poteri e le proprie mansioni; che per le altre intercettazioni non erano maturati i termini della prescrizione circa i reati di associazione per delinquere e frode sportiva e che pertanto, se il tribunale di Napoli non ne ha trasmesso gli atti alle procure di competenza è stato perché tali telefonate sono state ritenute penalmente irrilevanti (e non penalmente rilevanti); che Guido Rossi nel 2008 è stato ingaggiato dalla FIAT in qualità di consulente, cosa che non sarebbe mai avvenuta se gli Agnelli avessero pensato di aver subito dei torti da lui; che Paparesta ha falsificato un referto arbitrale, omettendo intenzionalmente di scrivere che Moggi e Giraudo erano entrati nel suo spogliatoio con fare minacciso e aggressivo, come poi è stato accertato e come ha riferito lui stesso.
Non esiste modo possibile, scrivevo, e pertanto non ci proverò.
Resta pure con le tue convinzioni.
"Mi piace""Mi piace"
franctosc ha detto:
Mark non sono d’accordo con molte delle cose che dici, ma comunque sono espresse in modo chiaro e preciso e il dialogo lo trovo interessante; ma c’è una questione che mi interessa: perchè secondo te Palazzi (che comunque è un magistrato, ha studiato diritto e ha pure qualche anno d’esperienza in più del nostro caro Rug, mica è uno di giulemani…) avrebbe violato la legge per scrivere quella famosa relazione? Hai una risposta in merito? Cioè, quale motivazione l’avrebbe spinto a quella che secondo te è una così palese forzatura?
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
@franctosc
La risposta a quello che chiedi la trovi negli interventi precedenti: quello del 15
maggio 2016 alle 15:10, e quello del 20 maggio 2016 alle 15:02 al punto 1).
Ora, tu ha posto una domanda davvero interessante, quasi intrigante: quale
motivazione avrebbe spinto il procuratore federale a fare scempio del Diritto (non
esistono precedenti neppure in campo penale) e partorire simile surrettizia creatura?
Per tale domanda, purtroppo, non esistono risposte certe, quantomeno non definitive.
Pertanto farò le mie considerazioni.
È indubbio che Palazzi conosca a fondo il Diritto (sportivo e non), altrimenti non
occuperebbe un posto di così alta responsabilità (e prestigio).
Così come è indubbio che mai avrebbe scritto di sua iniziativa un simile abominio
giuridico.
È ovvio, quindi, che la cosa gli è stata imposta dall’alto, garantendogli peraltro
completa copertura in caso qualcuno avesse fatto opposizione, come di fatto è poi
accaduto.
[Se hai letto i post che ti ho indicato avrai appreso – qualora non lo sapessi già –
che il Brescia propose ricorso contro la relazione. Immediatamente si costituì in
giudizio la federazione, secondo i modi che ho detto; e l’Alta Corte che fa? Invece
di definire la questione in via definitiva, la archivia – salomonicamente, aggiungo
– nel modo più veloce che il sistema giuridico le potesse consentire di fare:
attraverso una declaratoria di inammissibilità, dicendo che la relazione non è un
accertamento dei fatti ma soltanto un’allegazione di parte (cosa che, in verità, già
si sapeva). In definitiva senza pronunciarsi direttamente circa il gravame
presentato da Brescia, secondo il quale Palazzi si era mosso in maniera irrituale; e in modo tale che nessun ordinamento giuridico (ordinario o sportivo), gli riconoscevano].
Pertanto la vera domanda è: chi può aver tirato le fila di questo teatro di
burattini?
Perché, in definitiva, di questo si tratta, visto che la relazione non ha prodotto
effetti concreti nella vita reale, se non gravissime ripercussioni mediatiche.
Di una cosa si può essere certi: nessuna delle società nei confronti delle quali
Palazzi aveva ipotizzato illeciti disciplinari.
E, allora, chi?
In genere un delitto viene commesso da chi ne ricava giovamento.
Dunque basta chiedersi a chi ha giovato la relazione di Palazzi.
"Mi piace""Mi piace"
franctosc ha detto:
Già, a chi ha giovato? Dal punto di vista pratico a nessuno, se non forse a Moggi che ha potuto scansare la querela del figlio di Facchetti.
Ma non è tanto questo il punto. Spesso discuto con Ruggiero perchè lui sostiene che qualsiasi decisione e iniziativa dei giudici viene sempre presa sulla base del diritto; io invece sostengo che spesso le decisioni sono prese per motivazioni che potremmo definire “politiche” in senso ampio, e poi il diritto lo si “aggiusta” successivamente a seconda di quello che serve. Per esempio, il salvataggio della Fiorentina dalla B nel 2006 malgrado un illecito sportivo (Lecce Parma) con coinvolgimento dei propri dirigenti non ha alcuna giustificazione di diritto ma avrà certamente altre motivazioni, tanto per fare un esempio.
In questo modo però aggiungiamo un tassello molto importante alla nostra storia, ossia che certe volte gli organi della giustizia sportiva non ragionano sulla base del diritto, ma sono etero-diretti per finalità diverse da quelle dell’affermazione della giustizia. E’ una cosa molto grave, e getta un’ombra su tutte le decisioni della giustizia sportiva.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
@ mark questa volta sono io che ti do ragione
per il futuro faro’ piu’ attenzione
"Mi piace""Mi piace"
bjh ha detto:
parto dalla domanda posta da Francesco (a Mark ma io do una mia opinione) parto Parto dalla domanda posta da Francesco (a Mark ma io do una mia opinione) Cerchiobottismo italico. Credo che Palazzi capendo che non tutto era esattamente come descritto nel 2006 s’è avventurato in una cosa posticcia e tragicomica, utile solo a far vendere giornali e ad aizzare i tifosi. Come dire -ah se avessi saputo avrei fatto questo e quest’altro – facendo incavolare chi è stato tirato in ballo e pure chi, già bastonato, s’è chiesto se la bastonata non sia stata una presa per i fondelli fatta a senso unico.
Detto ciò non condivido alcune cose scritte da Mark, non perchè ad esempio non condivida il fatto che l’inter non avrebbe subito grossi danni da quel che sappiamo (credo anch’io che al massimo avrebbe rimediato qualche punto in classifica) ma perchè alcune cose mi lasciano perplesso. 1) Il brescia ha risposto all’appelllo, l’inter no, e non mi pare convincente pensare che lo abbia fatto perchè avrebbe avuto stessa sorte avuta dal ricorso del Brescia .Anzi quello sarebbe stato un precedente che avrebbe dovuto convincere L’inter a buttarsi sul sicuro perchè mediaticamente qualche punto a favore l’avrebbe portato a casa. La federazioni dice che quello non è un giudizio ma solo un’allegazione di parte il che non vuol dire che in un’ellegazione di parte uno possa darmi del ladro senza che io lo possa chiamare a dimostrarlo. La federazione anzi ha dimostrato di temere guai e ha scaricato il tutto sul solo Palazzi.
A mio parere ci si scorda di Facchetti come persona. Io non credo che sarebbe tanto contento del fatto che un’accusa poco edificante che lascia dubbi sul suo operato sia stata lasciata passare senza batter ciglio. Da vivo penso che avrebbe chiesto conto a Palazzi o almeno questa sarebbe stata la sua volonta , poi si deve vedere se altri per convenienza gli avrebbero chiesto di desistere.
2)Le telefonate io non credo siano senza ombra di dubbio penalmente irrilevanti . O meglio, per me lo sono ma non credo che lo siano per quel che ha scritto Mark nel primo intervento. L’omissione in atti d’uffico in questo caso è indimostrabile (è come dimostrare che un rigore sia stato fischiato dolosamente ) , per cui i giudici non solo non rischiavano nulla ma non avevano nemmeno interesse a metter nero su bianco il fatto che quelle chiamate erano penalmente irrilevanti perchè questo avrebbe ulteriormente indebolito l’accusa che s’è poggiata anche ( ripeto “anche” a scanso d’equivoci) su chiamate ancora più caste di quelle in discussione, lette in modo forzoso se non assurdo per far tornare i conti. Purtroppo si torna al punto iniziale ossia ad indagini poco convincenti. Non sapremo mai quanto realmente Moggi incideva sui risultati ma di certo per condannarlo s’è dovuto un po’ forzare la mano anche su cose affatto chiare. Se usiamo lo stesso metro qualche rischio per Facchetti c’era eccome. Ovviamente rischio di finire a giudizio, che non significa che sarebbe stato condannato (sarebbe stata una roba demenziale….ma non è che Dattilo fino al secondo grado non sia stato demenzialmente tenuto sulle spine, per cui non c’era da dormir tranquilli.)
Sportivamente parlando è certo ( a mio parere) che l’operato di Facchetti era passibile di sanzioni. Mi ritengo persona fondamentalmente onesta ma non è che nella mia vita qualche cazzata non l’abbia fatta e per me Facchetti era persona onesta che ha fatto una cazzata. Senza intento truffaldino ma sempre di cazzata si tratta, figlia di una confusione generale messa in piedi dai designatori stessi. Anche il fatto ventilato da più parti che agisse per difendersi non lo scagiona certo. O forse dire ” lo facevo perchè moggi faceva di peggio ” è meno assurdo di “tutti colpevoli, nessun colpevole”?
Ovviamente per sanzionabile intendo che se Moggi è stato radiato qualcosa a Facchetti gliela rifilavano di sicuro. In linea con il lassismo del passato io invece avrei dato 5 anni a Moggi e , come minimo, un richiamo ufficiale a Facchetti. ( 5 anni a moggi perchè la minchiata delle schede di per se vale già 4 anni 11 mesi e 29 giorni indipendentemente dal fatto che non si sappia che cavolo diceva su ste schede. radiazione solo con contenuto esplicito di quelle chiamate che purtroppo non sapremo mai).
” Le forze dell’ordine svolgono le loro indagini esclusivamente in ambito penale
(non possono farlo in ambito sportivo per difetto di giurisdizione; l’ambito sportivo, completamente separato e distinto da quello penale, compete ad altri organi
investigativi e giudicanti), e quelle telefonate furono accantonate perché giudicate (e a ragione, sembra ormai un mantra) irrilevanti in ambito penale.”
Questa parte o non l’ho capita o è errata. Se le forze dell’ordine trovano qualcosa che ritengono sportivamente perseguibile lo girano a chi di dovere. Che poi nessuno proceda in ambito sportivo è altro discorso.
Su Prioreschi mi pare daver dato una spiegazione diversa e non meno plausibile. Il punto non è certo 1 ladro + 1 ladro = zero ladri. Frase d’effetto ma che credo non sia adatta al caso in questione (anche se nel calcio tutto è possibile. In passato un furbacchione + un furbacchione diventò uguale a 0 furbacchioni col decreto salva calcio. Solo fuori confine si son resi conto che l’equazione era algebricamente scorretta) Qui Prioreschi doveva smontare l’accusa di capobanda oltre che di colpevole di certi reati. Se sei il capobanda è o non è più grave che essere un tirapiedi? Smontare quell’accusa serviva ad aiutare Moggi a prendere meno. S’è cercato di smontare le accuse su più fronti e ovviamente s’è messo in campo tutto quel che poteva tornare utile magari anche solo mediaticamente parlando. “la legge è uguale per tutti” è una bellissima frase d’intenti ma all’atto pratico non è uguale manco per nulla e anche le pressioni mediatiche, a volte, danno il loro contribuno. I giudici non vengono da Marte.
Chiaramente poi ogni avvocato ha la sua linea difensiva e tutti possiamo darne un giudizio, anche Bergamo (che non è stato in realtà condannato perchè il suo processo doveva essere rifatto altrove e non s’è mai fatto)
"Mi piace""Mi piace"
bjh ha detto:
un po’ di casino nella frase iniziale ma non vedendola nel commento l’ho riscritta più volte :-))
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Tutto quello che scrivi è condivisibile e lo sottoscrivo in toto.
Però devo fare alcune precisazioni.
– Non è assolutamente credibile che un procuratore federale possa partorire qualcosa in violazione delle più elementari norme di Diritto (che sicuramente conosce a fondo) come, per esempio, il diritto alla difesa, riconosciuto da ogni ordinamento giuridico e, dunque, imprescindibile per chiunque.
Pertanto è impensabile non sapesse che la posizione di Facchetti andava stralciata
attraverso una declaratoria di morte (che, per legge, estingue ogni eventuale reato, in questo caso un illecito).
È ovvio, pertanto, che qualcuno lo abbia indirizzato in tal senso, garantendogli immunità e completa copertura da parte degli organi giudicanti superiori in caso di ricorso avverso (come poi è accaduto).
Per questo considero Palazzi una vittima più che un carnefice, uno che è stato “tirato dentro” in nome del “cerchiobottismo” di cui al tuo intervento.
E non deve essere stato bello per lui, perché ci ha messo la faccia.
Che ha perso, naturalmente.
– Il Brescia ricorre all’Alta Corte contro la relazione.
Mi sembra ovvio che all’Inter, nel cui ricorso avrebbe chiesto pari pari quello che chiedeva il Brescia (e cioè l’attestazione dell’irritualità con cui si era mosso e aveva agito Palazzi), conveniva, per motivi di opportunità, attendere una pronuncia in merito.
Pronuncia che, una volta formalizzata, rendeva assolutamente inutile un’azione simile: il ricorso sarebbe stato rigettato.
Queste sono, naturalmente, le mie ipotesi.
Non potremo mai sapere se la società avesse in animo di agire o meno.
– Secondo me Facchetti (allora presidente della società), fosse stato in vita, avrebbe rinunciato alla prescrizione e avrebbe accettato di farsi processare.
Ma, anche in questo caso, come facciamo a dire che sarebbe andata così?
– Nessuno ha messo nero su bianco che tutte le altre intercettazioni erano penalmente irrilevanti.
Questa circostanza la si deduce dal comportamento del collegio giudicante.
Qualora, infatti, durante un dibattimento un giudice venga a conoscenza di un reato anche non attinente al processo in corso, è obbligato dalla legge a trasmetterne gli atti alla procura di competenza.
E se questo non avviene (come non è avvenuto) allora non è stato commesso alcun reato.
Pertanto le altre intercettazioni non hanno valenza penale.
Se poi la Casoria abbia individuato qualche reato nelle telefonate di qualcuno e non abbia segnalato il fatto intenzionalmente (omissione di atti d’ufficio), non possiamo dirlo.
Mi sembra impensabile, però consideriamo pure la possibilità.
– Davvero credi che le telefonate sulle schede svizzere non siano state intercettate?
Ma certo che lo sono state.
Secondo te si lasciavano sfuggire l’occasione di ascoltare quello che si dicevano?
Non hanno potuto indicarle come prova perché inammissibili senza una rogatoria
internazionale, e poi perché chi lo ha fatto avrebbe ammesso un reato.
– Come fanno le forze dell’ordine a ritenere sportivamente perseguibile la condotta di qualcuno?
Non hanno nozioni di diritto sportivo (sebbene, in genere, valga il seguente assunto: un illecito sportivo può non essere penalmente perseguibile, un reato penale commesso in ambito sportivo è quasi certamente un illecito).
O, quantomeno, non sono tenute ad averne.
In questo caso, comunque, l’indagine era segreta (lo è stata per due anni, fino a quando i giornalisti non hanno avuto la soffiata da qualcuno e non hanno pubblicato le trascrizioni delle intercettazioni, altrimenti sarebbe continuata perché non era conclusa) e gli inquirenti mai avrebbero informato la procura federale, altrimenti sarebbe caduta la segretezza rendendo vano il prosieguo dell’indagine stessa.
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
@Paolobxl
Io non dico tu abbia torto.
Però per confrontarci dovresti giustificare quello che scrivi attraverso una qualche argomentazione.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
Mark non ti preoccupare me lo dicono spesso
che sembro un disco rotto ci sono abituato
una piccola precisazione sulle argomentazioni
rileggi i passaggi sopra vedrai che ci sono in parte ma é anche vero che tu intervieni solo qui e non so se hai mai letto ilcalcioéugualepertutti
luogo dove molti degli argomenti che stiamo trattando sono stati ben approfonditi
con il tuo ultimo post mi hai fatto drizzare i capelli
1) la Casoria é stata ricusata dal’accusa per ben 3 volte
ed in una di quelle volte non mi ricordo se la secondo o la terza
Il PM narducci prima va da lei per un accordo sull interrogatorio di alcuni testimoni e il giorno dopo la ricusa questo é un fatto alquanto strano perché per preparare una ricusazione ci vuoe tempo quindi era già pronta
e non sono mai riuscito a capîre il pêrché delle ricusazioni
2) per fare un parallelo con Palazzi
l’indagine penale ebbe inizio per sbaglio cioé cercavano scommesse e da che mi risulta in nessuna intercettazione riguardante Moggi ne hanno trovate
come non hanno trovato promesse di denaro o altro
secondo Narducci nelle intercettazioni lui ritenne che la GEA avesse una posizione predominante e quindi quasi sicuramente si stavano macchiando di qualche delitto
ma Stranamente questo processo che non si é tenuto a Napoli é finito in assoluzione
perché il fatto non sussiste
quindi mi domando cosa cercasse e da dove veniva questa ostinazione a voler incastrare Moggi
pensa te che ha lasciato cadere l’indagine sulla camorra e calcio scommesse per correre dietro i misfatti di Moggi
"Mi piace""Mi piace"
franctosc ha detto:
Siamo arrivati a esprimere un giudizio molto grave sugli organi di giustizia sportiva e sul procuratore in particolare. Non è confortante visto che è ancora questo individuo che si occupa di tutti gli scandali calcistici. Comunque si è toccato forse di sfuggita (nella parte finale dell’ultimo commento lungo di Mark) un punto che secondo me è essenziale. Non spetta agli inquirenti della giustizia ordinaria decidere cosa è importante per la giustizia sportiva, e quindi selezionare cosa è sportivamente perseguibile.
C’è un problema che secondo me è molto serio, ed è la subalternità totale della giustizia sportiva rispetto a quella ordinaria. In pratica la giustizia sportiva non fa mai nulla su nulla; si muove solo dopo che ci sono arresti, o comunque un’inchiesta penale in corso, e a quel punto si limita ad acquisire i materiali delle inchieste penali e a giudicare su quella base. Questo è già un modo distorto di operare, credo. Primo perchè la giustizia sportiva dovrebbe stare sul pezzo più ancora di quella ordinaria, e segnalare lei le storture all’esterno quando vi intravede elementi di rilievo penale, e non il contrario. Per esempio, molte volte alcune agenzie di scommesse segnalano flussi strani su certe partite, ma la giustizia sportiva non fa mai nulla, se non muoversi a rimorchio di quella ordinaria dopo che questa è intervenuta. In questo modo l’autonomia della giustizia sportiva è puramente di facciata, in realtà in pratica la giustizia ordinaria decide anche l’esito dei processi sportivi. Con una differenza essenziale: che la giustizia ordinaria passerà con calma e col passare degli anni i risultati delle indagini al vaglio di un processo con due gradi di merito e un ultimo giudizio di legittimità. Invece la giustizia sportiva per fare in fretta emetterà le sue sentenze sulla base soltanto di quello che è emerso nell’inchiesta penale, mai o quasi mai passata al vaglio serio di un processo.
Venendo da considerazioni più generali alla storia di Calciopoli, ci sono due problemi di base:
– i carabinieri di Auricchio ascoltano migliaia di telefonate e le selezionano secondo un’idea ben precisa che hanno sin dall’inizio dell’inchiesta, quella dello strapotere di Moggi sul calcio; piaccia o non piaccia questo è l’indirizzo dell’inchiesta napoletana sin da subito. Ma, appunto, questa è l’inchiesta penale di Narducci – Auricchio. Quando la giustizia sportiva acquisisce i materiali dell’inchiesta napoletana di fatto fa propria l’impostazione Narducci – Auricchio dell’inchiesta penale. Quindi non c’è nessuna selezione del materiale rilevante dal punto di vista sportivo, ma c’è la giustizia sportiva che segue pedissequamente le scelte investigative di una procura, facendo proprie in modo acritico tutte le sue scelte e gli indirizzi dati all’inchiesta.
– la seconda cosa importante è la giustizia sportiva, proprio in quanto totalmente autonoma, non è affatto obbligata a fermarsi lì una volta ricevute le informative di Auricchio. Anzi, a dire il vero la giustizia sportiva non dovrebbe nemmeno leggere le informative di Auricchio, ma dovrebbe farsi dare i materiali (in questo caso le intercettazioni, e intendo tutte) e giudicare autonomamente quelli. Proprio perchè la selezione di Auricchio non risponde ai criteri dell’ordinamento sportivo, ma a quelli della sua inchiesta penale, non ci si può adagiare su quella. La difesa di Moggi può ottenere le telefonate, e sentirsele tutte, mentre la FIGC non può? Mi pare difficile. Se è una giustizia sportiva seria, nel 2006, la giustizia sportiva va a fondo nelle cose in maniera ancora più decisa di quanto fatto dalla giustizia ordinaria, che cerca solo reati e non per esempio violazioni della lealtà sportiva.
Insomma il tema della disparità di trattamento passa attraverso l’osservazione che il modo in cui sono state fatte le cose nel 2006 non era l’unico possibile, e anzi nemmeno il più corretto. Niente obbligava la giustizia sportiva a fare tutto in poche settimane, e non mi pare che ci sia sempre stata tutta questa fretta nel giudicare.
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
@franctosc
La cosa più assurda hai dimenticato di scriverla: la giustizia sportiva non è garantista, a differenza di quella penale.
Per la giustizia penale un imputato risulta non colpevole fino a prova contraria e pertanto spetta al pubblico ministero dimostrarne la colpevolezza.
Per la giustizia sportiva vale il contrario: spetta all’inquisito provare la propria innocenza.
Uno stenterebbe a crederlo: chiunque potrebbe essere accusato di qualunque cosa ed essere ritenuto fin da subito colpevole; e deve pure dimostrare la propria innocenza.
Secondo me è anticostituzionale.
"Mi piace""Mi piace"
bjh ha detto:
Su alcuni punti ci si trova d’accordo. Poi chiaramente essendoci varie possibili spiegazioni ai fatti accaduti si può preferire una certa ipotesi ad un’ altra. Sulle svizzere ad esempio concordo sul fatto che al 99% siano state intercettate ed è possibile che siano rimaste mute solo per non far venir fuori casini per la mancanza di rogatoria. Mi pare però anche poco probabile che, in un modo o nell’altro, nessuna di queste intercettazioni sia finita sui giornali o in tv. Siamo in Italia e il sottobanco è prassi assai diffusa. Io propendo più per intercettazioni che aggiungevano poco a quanto sappiamo per cui il gioco non valeva la candela. telefonata tipo ” aoh domenica c’è l’inter, va che l’ultima volta gli hai regalato un rigore che non c’era, vedi di non aiutarli di nuovo. Attento che il giocatore xy si tuffa sempre, non farti fregare. Oh poi abbiamo tre in difesa diffidati, non è che me li ammonisci per stupidate èh? se la fanno grossa ok ma non per robe da niente come è successo domenica. No perchè la domenica dopo c’abbiamo il milan.”
Telefonate gravi, ma diverse da quelle che si immagina il tifoso che ha visto sui giornali che Moggi aveva creato una rete di contatti segreta, che teneva in pugno tutto e tutti. Chiaramente non mi ci gioco manco 10 euro però tra le tre cose più gettonate ossia 1) schede non intercettate 2 schede intercettate con prove devastanti ma non usate perchè inammissibili al processo 3) schede intercettate, con poco arrosto in più rispetto a quanto già noto e per di più inutilizzabili, la terza è quella che mi convince di più. L’unica telefonata che se intercettata con certezza mi farebbe dire che anche la radiazione a Moggi è corretta è quella che si presume abbia avuto con racalbuto in cui chiede un avanzamento delle ammonizioni per il milan. Ecco, una di quel tono intercettata con botta e risposta dei due protagonisti, sarebbe punto decisivo per archiviare calciopoli almeno per quel che riguarda Moggi. (non è che la posizione di Galliani mi piaccia molto più di quella di Moggi, ma è altro discorso). Non ho mai gradito il fatto che almeno il 50 % delle accuse non solo non ha retto in tribunale ma era frutto di un modo di indagare da far rabbrividire. Ammonizioni lette sui giornali senza verifica, per citarne una.
“Come fanno le forze dell’ordine a ritenere sportivamente perseguibile la condotta di qualcuno?”
dalla richiesta di archiviazione del Maddalena a torino:
“Una simile situazione, obbiettivamente anomala, è sicuramente cosa che merita attenzione da parte dei competenti organi della Federazione italiana giuoco calcio, ai quali pertanto, dopo l’eventuale provvedimento di codesto giudice di accoglimento della presente istanza, dovrà essere trasmessa copia degli atti, anche per via della richiesta (meritevole di accoglimento) del Presidente della FIGC del 27 maggio scorso, di essere posto a conoscenza di “ogni elemento utile che dovesse emergere nell’ambito del procedimento” e per i fini propri della Federazione.”
. Comunque sia, se in un’ intercettazione i carabinieri vengono a sapere che il velocista xjz prima della volata finale ha bucato con uno spillo la ruota di un rivale non servono grandi nozioni di diritto sportivo per capire che quell’atto è sportivamente punibile. Per altro loro non è che devono ritenerlo perseguibile ma basta che lo ritengano degno di un vaglio da chi è più addentro alla materia rispetto a loro. Anche qui poi esistono le fughe di notizie o i canali sotterranei.
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Quanto scrivi non fa una piega, però resto perplesso su un punto: se le telefonate sulle schede svizzere avevano lo stesso tenore di quelle su schede di gestori italiani, per quale motivo prendersi il fastidio di distribuire schede straniere ad arbitri e designatori?
Ricordo di aver ascoltato un’intercettazione tra Bergamo e un altro individuo (probabilmente la Fazi, ma non ne sono sicuro: sono passati diversi anni e non so dove andare a verificare) in cui Bergamo diceva chiaramente che il discorso che stavano facendo lo dovevano continuare “sull’altro telefono” (lo ripete più volte), per cui la conversazione viene interrotta.
A me la cosa sembra piuttosto sospetta, per cui qualche dubbio mi resta.
"Mi piace"Piace a 1 persona
felixarpino ha detto:
Io di dubbi sulle schede svizzere sono pieno: le poche ambientali che abbiamo fanno capire che ci fosse qualcosa di poco trasparente e chissà – se Moggi si sente di dire a Racalbuto di arbitrare correttamente “senza regala’ niente a nessuno” la partita tra il Brescia e la Reggina – chissà cosa potrebbe aver detto allo stesso arbitro prima di Roma – Juve quando lo contatta alle 00:30 del giorno prima. Molti sospetti. Però non mi trovate d’accordo sul fatto che le abbiano intercettate. A parte che non mi risulta fosse necessaria una rogatoria per intercettarle: le autorità giudiziarie italiane possono intercettare qualsiasi telefono di qualsiasi gestore (anche estero) a patto che l’intercettato si trovi in Italia e quelle erano schede svizzere che trafficavano in Italia. Del resto, Di Laroni ammette a processo che le prime tre schede svizzere (Moggi, Bergamo, Pairetto) sono state intercettate per, mi pare, quasi due settimane (in seguito alla grigliata) ma non facevano più traffico, c’è solo qualche tentativo di chiamata. Quindi, se avessero intercettato anche quella di Moggi (194 finale) che contatta moltissimi arbitri e avessero scoperto cose illecite, non vedo perché non avrebbero potuto pubblicarle. Purtroppo queste schede – a parte, come detto, le prime tre – non le intercettano perché le scoprono a maggio 2006 quando De Cillis va a Como.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mark della Nord ha detto:
Sarà pure vero quello che scrivi però, in tal caso, bisognerebbe capire perché si siano presi il fastidio di andare fino in Svizzera a comprare schede che potevano essere intercettate sul territorio italiano, dove poi sarebbero state utilizzate.
"Mi piace""Mi piace"
felixarpino ha detto:
La segretezza delle schede svizzere sta nel fatto che fossero fittiziamente intestate. Si vede che in qualche modo Moggi aveva scoperto questo negozio di De Cillis che permetteva di avere schede “quasi-anonime” e che quindi lo tenesse al riparo da intercettazioni. Poi che fossero svizzere, italiane o slovene non cambia tanto, credo.
Quanto alla grigliata, se ricordi bene all’inizio della telefonata (Bergamo chiama il numero svizzero di Moggi dal numero italiano) Moggi dice “ma è sicuro questo telefono?” e, ottenute la rassicurazioni di Bergamo, grigliano.
"Mi piace""Mi piace"
felixarpino ha detto:
“Oh, la peggiore che ti poteva toccà… però tu fai la partita tua regolare, eh… no, senza regalà niente a nessuno, con… con tranquillità perché qua a me mi serve per la… eh?… ok!… DONDARINI (arbitro di Juventus – Lazio, ndr)… eh, ma a me quello che mi serve è… è FIORENTINA – BOLOGNA… in modo particolare… apposta!… il minimo… eh… quello, quello mi serve in particolare e poi… ehm… mi serve… ehm… il MILAN, di avanzare… ehm… nelle, nelle ammonizioni per fare le diffide, insomma!… vabbè ora comunque tanto ne parliamo stasera poi!… oh, sentiamoci stasera, verso le nove, nove e mezza… ok!” – le ipotesi sono due: o Racalbuto è un pazzo che deve essere tenuto a bada da Moggi sennò si mette ad arbitrare contro qualcuno (può anche darsi che per qualche motivo ce l’abbia con Foti perché magari si è lamentato di lui e gliela voglia far pagare… se non sbaglio De Santis è stato rinviato a giudizio per un capo di imputazione simile) oppure questa è la prova del fatto che IN ALTRA/E OCCASIONE/I Moggi gli abbia detto di indirizzare la partita in un certo modo e quindi di regalare qualcosa a qualcuno…
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
già e allora a cosa gli servivano le schede se poi fa certi discorsi su canali intercettabili ??,(bergamo allora é piu’ furbo di Moggi )
é stato condannato a causa delle schede ma le sole interecttazioni in possesso della magistratura dal valore penale non provengono da esse
mi sembra un controsenso
spero di essermi spiegato ogni tanto con l’italiamo ci faccio a botte
Parole di Narducci piu’ o meno in questo senso
la cosa che piu’ lo ha scioccato é l’omertà nel calcio
e che comportamenti che per lui erano illegali non venivano percepiti come tali
e non parlava solo di Moggi
@ mark il perché delle schede si sa
lui sapeva di essere intercettato
e scoprirà solo in seguito che era intercettato sia dalla telecom che dalla magistratura
e pensa un po’
con le prime “il dossier ladroni ” non hanno trovato niente anzi hanno dimostrato che De Santis era pulito
con le seconde su 171.000 che mi sembra un numlero assurdo al solo scriverlo
hanno trovato quelle riportate da Felix come esempio
amiccamenti sbruffonate e millanterie ma di chiaro e tondo ???
e attenzione che certe intercettazioni sono state riportate solo parzialmente cambiandone il senso
sullo 00.30 del giorno prima si presume contatti (molte volte sbagliati dal Di Laroni )
sulle schede la cosa piu’ strana e che non ne hanno trovata una in possessione degli arbitri Di Laroni passa giornate intere a tracciare i contatti
avevano scoperto tutto e non sono corsi a sequestrarle agli arbitri???
non ne hanno trovate neanche il giorno della loro visita a Coverciano ????
mah!!!!
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
Non credo che Moggi sapesse di essere intercettato, o di essere a rischio intercettazione, altrimenti mai avrebbe parlato di griglie con i designatori.
"Mi piace""Mi piace"
Mark della Nord ha detto:
@felixarpino
Io, oggi, sto apprendendo cose sulle schede svizzere che mi erano completamente ignote.
Sei proprio sicuro di quello che scrivi?
"Mi piace""Mi piace"
felixarpino ha detto:
Che la telefonata della grigliata sia tra fisso di Bergamo e utenza mobile svizzera di Moggi? Sicurissimo. È così che scoprono la prima scheda svizzera. E che la “segretezza” stia nella intestazione fittizia, fatta al padre di De Cillis, e non perché il gestore sia straniero, anche. Lo dice anche Narducci in requisitoria.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
si si lo sapeva altrimenti a che pro le sim svizzere
e riprendendo i passaggi di Felix la domanda resta
a che pro tutto quel manovrare con le sim svizzere
e dopo fare delle affermazioni del genere su un utenza intercettabile??
insomma le svizzere stranamente tutte mute ma sono servite per corroborare la tesi che quelle intercettazioni con frasi a dir poco ambigue ma non abbastanza compromettenti erano solo il preludio di quello che si dicevano con le svizzere
e qui si é usata la tesi :
il resto se lo sono detti sulle utenze non intercettabili (cosa non vera perché erano intercettabilissime sul suolo Italiano e senza rogatoria )
e avevano tutto il tempo di farlo perché tra la scoperta delle sim e l’ uscita del libro bianco del’espresso potevano tranquillamente sia intercettarle che sequestrarle direttamente agli arbitri
un cliché che si ripete molte volte nel processo
meglio mute cosi’ il dubbio basta a lasciar libero spazio alla fantasia e alla bisogna
vedi Felix fa la stessa equazione con Racalbuto
e tra Como e la chiusura delle indagini avevano il tempo sia di intercettarle che sequestrarle almeno quella di Dondarinin visto che si erano dati appuntamento alla 9.30h di sera
o lo hanno fatto ma non c’era niente di compromettente???
"Mi piace""Mi piace"
felixarpino ha detto:
No, Paolo. De Cillis a Como è del maggio 2006, data in cui tutte le schede non sono più usate da nessuno, quindi anche se avessero fatto l’incursione a Coverciano non le avrebbero trovate.
Dondarini per quanto ne sappiamo non aveva un contatto svizzero con Moggi, nessuna scheda gli è stata attribuita (infatti non era nemmeno imputato di associazione a delinquere).
"Mi piace""Mi piace"
franctosc ha detto:
Mark perdona lo spot ma su https://ilcalcioeugualepertutti.wordpress.com/ abbiamo sviscerato direi in maniera più che minuziosa insieme a Felix e ad altri compagni di discussione tra cui il nostro Rug la questione delle schede svizzere, se vai lì e digiti nella ricerca “schede svizzere” trovi un po’ di articoli.
Detto questo, la discussione è un po’ slittata… sulle svizzere, ovvio che sono utilizzate perchè si spera in una maggiore riservatezza rispetto alle conversazioni su telefoni italiani (risultato in gran parte raggiunto tra l’altro)… altrettanto ovvio che Moggi non poteva sapere con certezza di essere intercettato, ma poteva sospettarlo a buon diritto… non dimentichiamoci che l’inchiesta napoletana era segreta, ma non troppo: le notizie sulla deposizione di Dal Cin, la combriccola romana, De Santis – GEA ecc. sono già di dominio pubblico dall’estate 2004… poi c’era Franco Baldini che ovviamente sapeva dell’inchiesta di Auricchio, aveva fatto girare voce nell’ambiente dei procuratori perchè sperava che qualcuno collaborasse… poi c’erano personaggi della redazione della Gazzetta dello sport che collaboravano con i carabinieri; insomma, un’indagine segreta ma non troppo.
Delle conversazioni su svizzera possiamo farci un’idea dalla Moggi – Bergamo della grigliata (che non è solo un grigliata, anzi l’argomento principale della conversazione non è nemmeno quello; mi permetto di rimandare a un altro pezzo del blog, https://ilcalcioeugualepertutti.wordpress.com/2015/09/10/auricchio-ci-credo-lincredibile-storia-di-calciopoli-15-la-grigliata-delle-beffe/) e dalle quattro chiamate ascoltate di rimbalzo, anche se è scomodo e per certi versi scorretto ricostruire il contenuto di una conversazione conoscendo solo le parole di uno dei due interlocutori). Non credo che sulle svizzere ci sia mai stato l’ordine: aiuta questo, aiuta quello, dai un rigore lì, espelli quello lì. E’ una mia opinione, ovviamente, non potremo mai saperlo.
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
Felix
interessante quanto da te scritto
da cosa lo deduci che non erano piu in possesso delle schede??
intendi dire che già sapevano dell’indagine della magistratura e che tra Como e
Il lavoro di olio di gomiti del Di Laroni che ha ricostruito i contatti perché il tutto era già stato scoperto e che gli arbitri piu’ Moggi si erano sbarazzati delle Sim
in ordine cronologico :
-Moggi scopre di essere intercettato ma non sa chi (presumo 2004)
-compra le schede nel 2004
-Auriccho Narducci stanno indagando segretamente e scopre le prime 3 …..
-De Cillis chiama per far luce nel 2005
-Como 2005 si scopre a chi appartengono le schede
– Di Laroni si affanna ricostruire il traffico delle schede nel 2005
-la fuoriuscita dele intercettazioni sull espresso nel maggio 2006 mette fine all’indagine
ed é qui che mi manca qualche informazione
quindi tra Como e l’espresso passa +- 1 anno
c’era il tempo di intercettarle anche solo con un ambientale e sequestrarle
Si ha l’impressione che la famigerata pistola fumante proprio non volevano trovarla
(forse perché non c’era )
ma ne erano 171.000 di intercettazioni o 30.000??
notate la risposta su cosa pensava di Moggi
http://espresso.repubblica.it/palazzo/2007/07/12/news/calciopoli-non-finisce-qui-1.4286
solo per curiosità
http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/calciopoli/2010/10/09-87746/Parla+Zampa,+il+maresciallo+che+smonta+Calciopoli
"Mi piace""Mi piace"
ruggierodistaso ha detto:
l’anno manca a te, la storia di De Cillis è del 2006
"Mi piace""Mi piace"
Paolobxl ha detto:
ne sei cosi’ sicuro preché secondo me
la consegna ufficiale del foglietto é del 2006
obligati a metterlo con il famoso escamotage che il De Cillis si é recato a Como nel dossier altrimenti senza la rogatoria ,che non fanno per mantenere segreta l’indagine,non potevano utilizzare la storia delle sim
niente per niente il DE CIllis é sotto processo per falsa testimonianza
vuol dire che mote cose raccontate non corrispondono a realtà
ma in realtà i primi contatti partono dal febraio 2005
poi nel’interrogatorio di Prioreschi a De Cillis
esce una data 7 giugno 2005
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
interrogatorio Prioreschi De Cillis (Giulemaidallajuve)
Su questo punto il teste è molto lacunoso. Si dice sicuro che le nove schede sono state tutte vendute a Bertolini, è una certezza che ricava dall’elenco delle sim vendute in una determinata giornata. Lo stesso elenco fornito ai carabinieri di Roma che l’avevano interrogato e poi contattato telefonicamente.
Prioreschi: «Sono mai venuti a trovarla in Svizzera i carabinieri di Roma?»
De Cillis: «No».
Prioreschi: « Sicuro?»
De Cillis: «Sì»
Prioreschi: «Neanche il 7 giugno 2005 dopo l’esame sono venuti a Chiasso con lei?»
De Cillis: «No»
Prioreschi: «Tornando alle schede Ring…»
De Cillis interrompe. «Quelle è una cosa molto difficile da ricostruire»
Prioreschi: «Lei ha fornito un elenco delle schede Ring ai carabinieri?»
De Cillis: «No»
Prioreschi: «Cioè, lei non ha fornito un elenco di 385 sim Ring ai carabinieri?!»
De Cillis: «No, no»
Prioreschi: «Sicuro?»
De Cillis: «Sì»
Prioreschi: «Non sono venuti da lei i carabinieri a prendere questo elenco? Ci pensi bene…»
Il testimone resta per qualche istante in silenzio, solo dopo che l’avvocato ricorda un’informativa dai carabinieri che riporta quell’elenco, il teste ipotizza che forse ha mandato un fax con l’elenco.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
come vedi non manca 1 anno già da li sapevano a chi erano state vendute le sim e potevano tranquillamente intercettarle e sequestrarle al momento del utilizzo
ma chissà perché non é stato fatto (o fatto ma non ha prodotto niente ed era piu’ funzionale lasciarle mute
non so perché ma ho la sensazione che é esattamente in questi passaggi che
qual cosa non torna
"Mi piace""Mi piace"